I continui richiami alla costruzione della società della conoscenza, in un contesto storico marcatamente segnato da eventi bellici, ambientali, economici a forte impatto tecnologico, fanno fortemente riflettere che la globalizzazione ha fallito e che «è tempo dell’universalizzazione dell’umanesimo».
Il riformismo ha avuto un impatto significativo sulla storia del XX secolo. Tuttavia, di fronte alle sfide del nostro tempo, è necessario un nuovo approccio che sintetizzi le migliori tradizioni del riformismo sociale, del cattolicesimo sociale, del socialismo riformista, del liberalismo social democratico. Entra in campo l’«innovismo», una nuova dottrina sociale di pensiero che si propone di affrontare le sfide del XXI secolo con una visione più completa, più efficace, più trasformativa e più «trasduttiva». Principi fondamentali come la centralità della persona e della sua dignità, la necessità di una maggiore partecipazione democratica e di una più equa distribuzione del potere, l’importanza della sostenibilità ambientale e della protezione del patrimonio naturale, la necessità di una maggiore coesione sociale e di una riduzione delle disuguaglianze, l’importanza delle tecnologie emergenti per migliorare la vita delle persone ed affrontare le sfide globali, il valore trasformativo delle decisioni pubbliche, che devono essere guidate da una visione lungimirante e da un impegno per il bene comune sono pilastri di un nuovo «pensare».
Il campo di applicazione dell’innovismo «sociale» si arricchisce del ruolo dell’intergenerazionalità, che richiede una maggiore collaborazione e solidarietà tra le diverse generazioni per costruire un futuro più sostenibile e equo. Il concetto di futuro, che non è solo una proiezione lineare del presente, diviene una dimensione complessa e multifattoriale che richiede una visione olistica e sistemica. Per contrastare l’algocrazia entrano in gioco i valori algoretici, che devono guidare lo sviluppo e l’utilizzo delle tecnologie emergenti per garantire la trasparenza, la responsabilità e la giustizia.
L’innovismo rappresenta il dispositivo per superare la crisi centrata sulla persona prima di scivolare completamente nella società cibernetica alterata. Lo sviluppo umano integrale della persona, che include la formazione, l’educazione e la crescita personale accompagna l’ecologia integrale, che considera l’ambiente naturale e sociale come un sistema interconnesso e interdipendente.
L’accesso equo alla conoscenza per tutti e per tutte le età, come diritto fondamentale per lo sviluppo personale e sociale, così come il rispetto della parità di genere, rimane principio fondamentale per la costruzione di una società più giusta e equa.
È la nascita di nuovo sociale «avanzato», la cui infrastruttura si pone su tre livelli: superamento delle disuguaglianze sociali ed economiche, come obiettivo fondamentale per la costruzione di una società più giusta ed equa, ruolo delle reti di innovazione responsiva, guidate da una visione etica e sociale per lo sviluppo di tecnologie e soluzioni innovative, valutazioni di impatto trasformativo nei processi di decisione pubblica, dove considerare gli impatti sociali, ambientali ed economici delle decisioni pubbliche. L’innovismo non come una dottrina statica, ma un processo dinamico che si «evolve» costantemente per affrontare le nuove sfide e le nuove opportunità.