Sabato 06 Settembre 2025 | 22:50

Tutti in coda dietro il Doge veneto nella classifica dei governatori, ma l’inchiesta non travolge Emiliano

 
Michele De Feudis

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Michele De Feudis

Tutti in coda dietro il Doge veneto nella classifica dei governatori, ma l’inchiesta non travolge Emiliano

La rilevazione: il 70% del gradimento Zaia il 43% per Bardi e il 39% per il magistrato pugliese. Primo al Sud il «ribelle» De Luca

Giovedì 16 Maggio 2024, 14:00

I due governatori italiani più amati sono Luca Zaia e Massimiliano Fedriga. Sette veneti su dieci trovano «molto» o «abbastanza efficace» l’azione del «Doge« leghista. Il primo presidente meridionale? Il campano Enzo De Luca, quarto; quinto il calabrese Roberto Occhiuto, settimo Michele Emiliano, nono Vito Bardi. Che succede in Puglia e Basilicata?

Nel Tacco d’Italia il 39% giudica positivamente l’operato del governatore Michele Emiliano, mentre il 61% lo ritiene «poco o per niente efficace», secondo quanto riferito alla «Gazzetta» da Swg. Per il 43% dei lucani Bardi governa bene, mentre il 57% è scontento. La graduatoria appare uno spot per i governatori nordisti? In parte sì, ma conferma come le leve delle Regioni possano incidere concretamente nella qualità della vita dei cittadini.

I dati che emergono dal sondaggio - effettuato su un campione di 11.589 maggiorenni residenti in Italia - sono un innegabile termometro del consenso. Spiega il ricercatore dell’Istituto giuliano Luigi Tomizza: «La nostra rilevazione si fonda su un quesito che include una lista dei principali elementi per una valutazione, dal gradimento sui servizi sanitari a quello sui trasporti». Altro dato non trascurabile: le opinioni sono state raccolte dal 21 febbraio al 26 aprile. Nel caso pugliese il test è avvenuto in un periodo di scandali per il malaffare e il voto di scambio che ha travolto un assessore regionale del Pd, e alcuni leader politici del centrosinistra: di fatto l’onda giudiziaria (con connessa la liberazione degli istinti giustizialisti) ha influito però meno di quanto si poteva ipotizzare. Dall’entourage di Emiliano spiegano che la rilevazione è stata accolta con soddisfazione perché «il gradimento cresce del 3%, e la Puglia sale nella classifica per il secondo anno di fila». Cosa colpisce dunque dalla Capitanata al Capo di Leuca i cittadini? «Il trend positivo si fonda sull’immagine dinamica della regione per la crescita del Pil, unita ad un rilevante sviluppo economico e turistico del territorio, senza dimenticare i tanti eventi che si svolgono nelle sei province». E proprio la Puglia ospiterà il G7, nel contesto da sempre di respiro internazionale di Borgo Egnazia a Savelletri.

Cosa delude, invece, il 61% dei pugliesi «freddi» con l’azione della giunta Emiliano? Qui si possono fare solo ipotesi che potrebbero partire dal riscontro che si registra nei servizi, dagli ospedali (dove resta aperta l’eterna querelle-liste d’attesa) alle Rsa, passando per il Welfare regionale (che pure da queste parti ha assunto provvedimenti poi letteralmente «copiati» altrove, a partire dal «reddito di dignità»).

In Basilicata il presidente Bardi passa da penultimo governatore d’Italia a settimo: sul dato ha inciso la scelta di devolvere ai lucani le royalties legate alle estrazioni di gas e petrolio. Il riferimento è alla legge regionale n. 38 del 23 agosto 2022, con la Regione Basilicata ha introdotto il cosiddetto «bonus gas», un contributo che ha azzerato il costo della componente energia delle bollette del gas per le utenze domestiche dei residenti.

Questa classifica arriva anche in pieno dibattito legato alla Legge Calderoli che introduce un regionalismo rafforzato: stante le forti diversità di opinioni presenti nel dibattito pubblico, il primato di Zaia, il più autonomista dei governatori, offre un modello di buon governo e di efficienza sostanziato però da un supporto di organici di dipendenti e risorse incomparabile con le regioni del Sud, a partire dalla Puglia. E registrare la Lombardia nelle retrovie, con i consensi ridotti per il governatore Attilio Fontana fa pensare che il gradimento dei cittadini non prevede sconti nemmeno nella «Locomotiva d’Italia».

L’ultima considerazione: i sondaggi vanno presi sempre con le pinze. Dovrebbero farlo soprattutto i politici, che li usano per propaganda social quando sono premiati dalle rilevazioni e li contestano quando invece li vedono penalizzati dalle opinioni raccolte…

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