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una sanità pubblica efficiente e sostenibile non è una chimera

 
Antonio Troisi

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Antonio Troisi

Una sanità pubblica efficiente e sostenibile non è una chimera

antonio troisi

Lunedì 13 Novembre 2023, 11:09

18:57

In questi giorni si sono accentuati gli appelli ad una collaborazione Governo/opposizioni per porre fine alla politica delle «toppe al sistema sanitario e scegliere un progetto di riforma e di finanziamento strutturale del Servizio Sanitario nazionale (SSN)».

Poiché il Ministro della Salute Schillaci ha indicato la sostenibilità come criterio per impostare la riforma del SSN ritengo sia possibile una collaborazione basata, tuttavia, su motivazioni del ricorso alla sostenibilità diverse da quelle alla base della proposta ministeriale.

In effetti il ricorso alla sostenibilità ha il fondamento logico nella coraggiosa innovazione del Patto della Salute 2013/2015 ,impostato dal Ministro della Salute pro tempore, Renato Balduzzi, sulla necessità di ripensare l’intero sistema della governance della Sanita, a seguito della ridefinizione di regole e competenze istituzionali di Stato e Regioni, determinata dalla riforma costituzionale del 2112. Ne è derivato un profondo cambiamento del Rapporto Stato/Regioni nel quale va allocato il SSN, governato non più solo dall’osservanza della conformità alla legge ma anche dall’equilibrio di bilancio e dal concorso alla sostenibilità del debito pubblico. Questa novità ne determina la dipendenza dalla sostenibilità finanziaria, assicurata dalla procedura di calcolo dei due parametri che garantisce, anche, l’ottima allocazione delle risorse .

Pertanto, rispetto al metodo eterogeneo dell’attuale SSN, il riferimento non sarà più alla ricerca di conciliazioni impossibili (risorse finanziarie limitate / bisogni sanitari illimitati) ma all’osservanza delle norme di comportamento che ne garantiscono la sostenibilità finanziaria.

La funzionalità del ricorso al modello di sostenibilità di Renato Balduzzi è comprovata:

1) Comma 546 della legge n.208/2015 che, recependo le conclusioni del gruppo di lavoro presso Ministero della Salute da me presieduto, ha risolto il problema degli sprechi allocativi e distributivi dei reparti ospedalieri a conduzione universitaria.

2) Progetto di riforma del servizio sanitario lombardo alternativo alla Riforma Moratti perché conforme alle direttive Agenas, da me elaborato col Consigliere della regione Lombardia Samuele Astuti .

3) Eliminazione dei vecchi criteri di rimborso delle prestazioni. l SSN che, essendo legati alla quantità e non alla qualità dei servizi erogati, danneggiano le strutture sanitarie private non profit e quelle pubbliche ad alta complessità.

4) Eliminazione dei colli di bottiglia che hanno determinato il deragliamento del SSN, «mettendone a reddito» la sostituzione con risposte realistiche, praticabili e fattibili.

Detta riqualificazione della spesa sanitaria, non graverà sul bilancio dello Stato ma sui fondi Pnrr a debito UE, contratti con un costo particolarmente basso, rispetto a quello che l’Italia avrebbe ottenuto da sola. Se a questo vantaggio, si aggiunge il rinvio al 2028 per la restituzione, il maggior aumento di produttività del SSN, derivante dalla sostituzione della spesa storica, genererà, nel giro dei tre anni disponibili, i flussi di cassa aggiuntivi necessari per recuperare il  contenuto costo del debito con l’UE.

In conclusione dalla sostenibilità, così definita, deriva un SSN atto a rispettare il vincolo di bilancio, congiuntamente agli obiettivi di fondo di universalità ed equità in un contesto di bisogni in aumento. Inoltre assicura l’osservanza dei criteri  della necessaria concretezza, corretta indica zione della nuova direzione di marcia e realizzazione del rivoluzionario programma di riforme del Pnrr, richiesti dalla Commissione UE che ne ha criticato la mancata osservanza da parte del Governo Meloni.

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