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«Lecce, con coraggio per mettersi al sicuro»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

«Lecce, con coraggio per mettersi al sicuro»

Marino: «Momento delicato. E il Napoli vede lo scudetto...»

Giovedì 01 Maggio 2025, 09:59

LECCE - «Quella in corso è una settimana molto particolare, in casa del Lecce. Martedì il popolo giallorosso ha salutato Graziano Fiorita al “Via del Mare”, dov’è stata allestita la camera ardente. Ieri si sono svolte le esequie nella sua Copertino. Queste tragedie lasciano il segno nel gruppo e nei singoli perché toccano l’aspetto delle emozioni più intime. Il massaggiatore, come altre figure-chiave dello staff, non è protagonista in campo, ma sovente ricopre un ruolo di primo piano in seno allo spogliatoio. Come testimoniato da calciatori e allenatori del presente e del passato, Graziano aveva uno spessore umano notevole. Tutti, pertanto, sono stati toccati enormemente. A Bergamo, nel match contro l’Atalanta, nell’immediatezza dell’evento luttuoso, la squadra ha reagito, sfoderando una prestazione di valore. Bisognerà verificare cosa accadrà sabato, a qualche giorno di distanza, nella gara con il Napoli. La cosa certa è che tutti vorrebbero rendergli onore con un grande risultato, ma è innegabile che la partita sia la più difficile che potesse capitare in questo momento, con i partenopei che si sono isolati al vertice della graduatoria e che “vedono” lo scudetto». A parlare è Raimondo Marino, che in maglia azzurra ha militato dal 1979/1980 al 1982/1983 e poi nel 1984/1985 e nel 1985/1986, ai tempi di Diego Armando Maradona. Poi ha vestito la casacca del club salentino nel 1989/1990 e nel 1990/1991, per poi tornarvi da allenatore del settore giovanile dal 1997 al 2003 e dal 2010 al 2014.

«Dopo avere guadagnato tre lunghezze di margine sull’Inter, la formazione allenata da Antonio Conte ha il morale a mille e sa di avere il destino nelle proprie mani - prosegue Marino - A Lecce cercherà di imporre la propria superiore caratura tecnica, facendo leva sull’autostima che ha in questa fase della stagione. I giallorossi, dal canto loro, dovranno tentare di ripetere la prova di Bergamo, dimostrando attenzione, abnegazione, volontà. Dando tutti qualcosa di più. Per Federico Baschirotto e compagni ottenere anche un solo punto sarebbe importantissimo, per la classifica come per il morale, ma i loro rivali vorranno conquistare il bottino pieno. Personalmente, spero di salutare, a fine torneo, la salvezza della compagine diretta da Marco Giampaolo e lo scudetto del Napoli».

Raimondo Marino sottolinea come il “Via del Mare” spingerà con forza il Lecce: «La tifoseria è stata straordinaria per l’intera annata. Merita 110 e lode. Talune volte ha anche contestato, ma sempre e solo a fine incontro, dopo 100’ di ininterrotto incitamento. Sabato lo stadio sarà un monolite accanto ai calciatori. La compattezza dell’ambiente, che non è mai venuta meno, sarà ancora più granitica. Sin dall’inizio, tutte le componenti volevano fortemente la salvezza. Ora ciascuno la vuole anche per dedicarla a Graziano». Il Lecce riavrà a disposizione il centravanti Krstovic, bomber della squadra, che ha saltato la sfida con l’Atalanta per squalifica: «Il montenegrino è fondamentale nell’economia del collettivo perché sovente regge da solo il peso dell’attacco giallorosso. Determinante, però, è sempre la formazione nel suo complesso. Quando giocavo nel Napoli, in rosa figurava un grandissimo come Maradona, ma anche lui, che era in grado di effettuare giocate visionarie, aveva bisogno del collettivo per esaltare le proprie doti. Non ci sono calciatori che vincono o perdono da soli».

Nel Napoli, è in grande spolvero il centrocampista McTominay, che ha un peso di rilievo anche in fase realizzativa e spesso ha tolto le castagne dal fuoco a Conte, firmando gol decisivi: «Il britannico è molto abile negli inserimenti. È il classico elemento che abbina la quantità alla qualità, anche se sotto quest’ultimo profilo può e deve migliorare ancora. Mi risulta che a segnalarlo ai partenopei sia stato, già prima della scorsa estate, Salvatore Bagni, che ha dimostrato di avere la vista lunga perché è molto forte». Con il Monza oramai spacciato (nel prossimo turno potrebbe retrocedere aritmeticamente) e con Verona e Parma che, a quota 32, hanno un vantaggio di cinque lunghezze sul Lecce, a contendersi la quart’ultima piazza, l’ultima utile per restare in massima serie, sembrano essere rimasti il team salentino, l’Empoli ed il Venezia (staccati di due lunghezze dai giallorossi): «In linea teorica, altre compagini potrebbero essere risucchiate in basso, ma difficilmente accadrà. Non mi meraviglierei, anzi, se con 32 punti la permanenza fosse cosa fatta. Ma è prematuro per prevederlo». Marino dedica un ultimo pensiero a Graziano Fiorita: «Per me, la sua morte è stata uno shock, una tragedia terribile, un grande dolore. L’ho visto crescere. L’ho consigliato quando ha iniziato a muovere i primi passi in seno al sodalizio giallorosso. Da ragazzino stava spesso a casa mia perché ero amico del padre Fernando, anche lui massaggiatore del Lecce. Stanti i rispettivi impegni, non ci incontravamo spesso, ma quando accadeva era sempre una gioia. Prego per la sua famiglia, che avrà bisogno del sostegno e dell’affetto di tutti».

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