LECCE - Il Lecce ospita il Bologna con l’obiettivo di dare continuità. I giallorossi scenderanno in campo questo pomeriggio alle 18 al «Via del Mare» contro la formazione allenata da Vincenzo Italiano, numeri alla mano una delle squadre più in forma della serie A. I salentini, reduci dal roboante successo sul campo del Parma, sono chiamati a lanciare ulteriori segnali positivi. Il tecnico Marco Giampaolo, consapevole delle difficoltà dell’impegno, sottolinea le qualità dell’avversario e chiede ai suoi ragazzi una prova di grande spessore: «Affrontiamo una squadra forte. Il Bologna ha acquisito consapevolezza, giocare competizioni come la Champions League fa accrescere l’autostima, poi le squadre di Italiano sono propositive, hanno idee di gioco. Ci aspetta una partita difficilissima, lo sappiamo bene, servirà il 110% da parte nostra. Il Lecce deve pensare a giocare da Lecce, con grande umiltà e con la spinta del pubblico che in casa è determinante».
Giampaolo ha recuperato diverse pedine chiave. Sono infatti rientrati Berisha e Rafia, mentre è rimandato il ritorno di Gaspar e di Banda, che hanno comunque ricominciato a lavorare con il resto del gruppo: «Stiamo pian piano recuperando gli infortunati - spiega il tecnico - qualcuno deve solo riacquisire il ritmo partita, altri devono completare il percorso atletico. Sicuramente adesso siamo messi meglio rispetto a un po’ di tempo fa. Per questa partita mi porto dietro qualche dubbio in più sulla formazione, sono contento di avere questi pensieri perché significa che i calciatori sono in crescita e la condizione della squadra sta migliorando. Possiamo avere due giocatori forti per ruolo, questo ci permette di non abbassare mai il livello di prestazione della squadra». Sono regolarmente convocati contro il Bologna tutti i volti nuovi arrivati a gennaio dal mercato, ovvero i difensori Scott, Sala, Veiga e Gabriel e gli esterni offensivi N’Dri e Karlsson, con quest’ultimo che ha già totalizzato cinque presenze. «I nuovi sono arrivati con grande entusiasmo e già questo è molto importante. Qualcuno ha più esperienza, altri ne hanno meno ma lasciano intravedere grandi potenzialità. Sono operazioni in linea con il modo di fare calcio a Lecce. Hanno già migliorato la qualità degli allenamenti».
Quanto all’undici che scenderà in campo contro il Bologna, uno dei ballottaggi è quello fra Karlsson e Morente sulla corsia offensiva di sinistra: «Karlsson a Parma ha giocato un primo tempo ottimo, ma Morente finora ha disputato un grandissimo campionato. Sono contento di avere entrambi, hanno caratteristiche differenti ma entrambi mi garantiscono la prestazione». Sulla fascia opposta, invece, non è in dubbio la presenza di Pierotti, autore di una doppietta nell’ultimo turno di campionato: «Quando sono arrivato avevo in mente di schierarlo a sinistra ma la mia si è rivelata una scelta disastrosa. Ho capito che aveva bisogno di giocare a destra, l’ho messo lì e poi ha fatto tutto lui. Ha forza straripante e buona tecnica e margini di crescita».
Uno fra gli uomini del momento è anche Helgason, rispetto al quale Giampaolo racconta un retroscena: «Mi è caduto l’occhio su di lui già dal primo allenamento. Ho chiesto chi fosse e mi venne detto che era fuori lista. Poi si è fatto male Banda, il direttore mi segnalato la possibilità di rimettere in lista Helgason e io ho subito acconsentito. Però lo avevo notato subito ».
Infine, il tecnico fa un appunto a favore del var, a centro di recenti polemiche fra alcuni suoi colleghi in serie A: «Il var è il più grande elemento di giustizia adottato dal calcio negli ultimi anni. Prima si facevano dei danni enormi, oggi la tecnologia ci dà una mano. Gli errori ci sono sempre ma rispetto a prima il salto in avanti è importante. In passato ho perso tante partite che non avrei perso se ci fosse stato il var».