LECCE - Si è stabilito con la sua famiglia a Lecce, Marco Calderoni, dopo l’esaltante esperienza vissuta con la maglia del club salentino. Nel 2018/2019, il terzino di Latisana ha contribuito da protagonista assoluto alla promozione dalla B alla A. Nel 2019/2020, stagione coincisa con la retrocessione dalla massima serie, maturata dopo l’interruzione del torneo a causa della pandemia da Covid-19, ha collezionato 26 presenze e realizzato tre reti, tra le quali quella del definitivo 2-2 firmata al «Meazza», contro il Milan, al 92’, con un tiro micidiale da fuori area. Da leccese d’adozione e da ex, il calciatore friulano segue con interesse, tutto ciò che riguarda le vicende della società presieduta da Saverio Sticchi Damiani.
«Da quanto si è visto nelle amichevoli pre-campionato, soprattutto quelle con Werder Brema e Galatasaray, sta nascendo un buon Lecce, una formazione tosta e quadrata che lotterà strenuamente per cercare di meritare la terza permanenza consecutiva in serie A - sostiene Calderoni -. La società oramai ha scelto di operare seguendo una politica ben precisa, che è quella di spendere solo quanto permette il bilancio, che deve restare in equilibrio. Il tutto, provando a salvarsi, il che non è affatto semplice. Sino ad oggi, però, il sodalizio salentino c’è riuscito».
La strada è giocoforza quella di allestire un organico ricco di giovani e di giocatori poco noti o del tutto sconosciuti: «L’uomo-chiave in questo senso è il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino. Conosce il mercato mondiale come pochi. Sa “pescare” nei campionati meno reclamizzati, individuando calciatori che poi si rivelano funzionali al progetto e validi. La scorsa estate, dopo la cessione di Morten Hjulmand, ha portato nel Salento Ylber Ramadani, che ha fatto bene. Ora dovrà sostituire un altro pilastro del calibro di Marin Pongracic. Più in generale, ha inserito in rosa elementi quali Valentin Gendrey, Patrick Dorgu, Lameck Banda, Nikola Krstovic che non avevano attirato l’attenzione degli addetti ai lavori e che invece sono cresciuti ed hanno contribuito al conseguimento del risultato sportivo».
L’addio di Pongracic e del capitano Alexis Blin ha privato il gruppo di due leader dello spogliatoio: «Toccherà a uomini come Wladimiro Falcone, Federico Baschirotto ed Antonino Gallo, che indossano la maglia giallorossa da più anni, fungere da punti di riferimento. Ma anche Ramadani ha le doti per avere un simile ruolo. Saranno loro ad aiutare i nuovi arrivati ad inserirsi più rapidamente, cosa che hanno senz’altro iniziato a fare durante il ritiro».
I tifosi salentini si chiedono se, da qui alla conclusione del mercato, ci sarà la cessione di qualcuno dei «gioielli della casa»: «Se giungeranno offerte importanti sarà complicato dire di “no”, in quanto conta anche la volontà del calciatore che, dinanzi ad un ingaggio più alto ed a prospettive di carriera migliori, ha la legittima aspirazione di cogliere l’occasione, anche in considerazione del fatto che non sempre si presenta una seconda chance. Soprattutto per i più giovani, però, sono convinto che converrebbe loro crescere ancora nelle file del Lecce, in un ambiente che conoscono oramai bene e che li ha adottati, con alle spalle una società solida e che sa come muoversi, evitando di fare crescere le pressioni nei momenti in cui le cose non girano per il verso giusto. Per citare due nomi, il valore di Dorgu e di Krstovic può solo lievitare restando in giallorosso».
Il tecnico Luca Gotti punta a fare crescere l’autostima del gruppo, facendo leva sulle caratteristiche positive della sua formazione: «Non conosco personalmente l’allenatore veneto. Quando è subentrato a Roberto D’Aversa nella scorsa annata ha avuto immediatamente un impatto positivo, aiutato enormemente dal fatto che sono arrivato subito i risultati sperati. Il suo modo di fare mi piace molto. Mi è capitato di incontrarlo in centro a Lecce e questo dimostra che gli piace anche “vivere” la città, conoscere la gente che, tra l’altro, l’ha accolto benissimo. Dall’esterno, dà l’impressione di avere un carattere tranquillo ed equilibrato, ma anche fermo, il che può aiutare i calciatori».
La campagna acquisti-cessioni del club giallorosso è lungi dall’essere terminata: «Ci sono ancora diversi movimenti da compiere sia in entrata che in uscita - conclude Calderoni -.. Corvino ed il direttore sportivo Stefano Trinchera staranno tessendo la loro tela per chiudere quanto prima le operazioni necessarie. I tempi, però, spesso sono dettati da alcune dinamiche difficilmente controllabili».