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Ezio Rossi amarcord: «Lecce primo amore»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

Ezio Rossi amarcord: «Lecce primo amore»

«Col Verona servono testa e cinismo. I tifosi, l’arma in più»

Sabato 09 Marzo 2024, 11:35

LECCE - «Quella tra Lecce e Verona sarà una sfida equilibrata, tesa, avvincente sul piano del pathos. Difficilmente spettacolare perché la posta in palio ha una importanza straordinaria sia per la squadra salentina che per quella veneta. Giallorossi e gialloblù hanno sin qui dimostrato di prediligere il gioco, ma la paura di perdere avrà un peso notevole nella loro prestazione: da una parte sarebbe fondamentale conquistare il bottino pieno, dall’altra sarebbe grave non muovere la classifica. Il risultato verrà deciso dagli episodi o dall’abilità di un singolo capace di inventarsi il colpo risolutor».

A fare le carte allo scontro diretto in cartellone domani (alle 12,30, al «Via del Mare») tra l’undici allenato da Roberto D’Aversa e quello diretto da Marco Baroni è Ezio Rossi, ex difensore dei due team.

Nel Salento, ha militato nel 1983/1984 e nel 1984/1985 (49 presenze, 6 gol) ed è stato uno dei grandi protagonisti della prima storica promozione in serie A, mentre è stato in forza al club scaligero dal 1990 al 1993, per tre stagioni (93 gare disputate, 8 reti). Tra queste due esperienze, ha giocato per cinque annate agonistiche nel «suo» Torino (138 presenze, 8 centri), del quale, in seguito, è stato anche allenatore. «Lecce è il mio primo amore - sottolinea Ezio Rossi - Quando ho indossato la maglia giallorossa ero giovanissimo e con la compagine allenata da Fascetti ho vissuto una cavalcata entusiasmante, che ha coinvolto e appassionato un intero territorio. Nel Salento ho conosciuto gente eccezionale sul piano umano, tant’è che ho ancora tanti amici ai quali sono molto affezionato. Ci torno spesso. A Verona, invece, ho vissuto vent’anni per motivi familiari, prima di stabilirmi definitivamente a Torino, dove sono nato. Quindi sono legato ad entrambe le piazze, che meriterebbero di essere presenti stabilmente in A perché hanno cultura calcistica ed un seguito di prim’ordine».

Il confronto in programma domani potrebbe rivelarsi uno snodo cruciale per il futuro del Lecce come del Verona: «Spero che, alla lunga, si salvino entrambe. Si presentano allo scontro diretto con un umore differente. I salentini sono partiti benissimo, tanto da fare ipotizzare che sarebbero riusciti a restare fuori dalla bagarre. Invece ora sono a due sole lunghezze dalla zona-minata. Gli scaligeri hanno stentato a lungo e ad un certo punto sembravano sull’orlo del precipizio. Ma hanno saputo agganciare il treno delle pericolanti e sono in rimonta. Insomma, sul piano mentale stanno meglio i veneti. I salentini, però, saranno impegnati al cospetto del pubblico amico e questa circostanza potrebbe essere determinante».

Ezio Rossi pensa che il “fattore-Via del Mare” sia in grado di incidere sull’esito della partita: «Di norma, le salvezze si costruiscono in casa, quando l’ambiente è coeso e tutte le componenti remano senza tentennamenti nella stessa direzione. Da quanto mi risulta, a Lecce c’è grande compattezza, esiste un legame forte tra gruppo dirigente, componenti dello staff tecnico, calciatori e tifosi. Ebbene, conoscendo quale spinta sia in grado di garantire il pubblico salentino, sono certo che Baschirotto e compagni potranno contare su una grande carica emotiva. Starà a loro trasformarla in energia positiva, utile a dare il top in quella che si preannuncia come una gara-chiave. È per questo che vedo i giallorossi leggermente favoriti. Avrei detto il contrario se l’incontro si fosse disputato al “Bentegodi”».

Nel medesimo turno, si giocheranno Cagliari-Salernitana e Sassuolo-Frosinone, mentre Empoli ed Udinese si cimenteranno in trasferta contro Milan e Lazio. Conquistare tre punti in questa giornata significherebbe compiere un balzo notevole: «Si tratterebbe di una boccata d’ossigeno rigenerante. Ma il torneo è ancora molto lungo e ci saranno tanti altri scontri diretti tra pericolanti. Nulla, pertanto, verrà deciso in questo week-end. Oggi, il team che sembra messo peggio sul piano psicologico e per la piega presa dalla sua stagione è il Sassuolo. La Salernitana, invece, è staccatissima e per restare in A dovrebbe compiere un miracolo sportivo. Se emiliani e campani retrocederanno, per conoscere il nome della terza formazione che scivolerà in B si dovranno attendere gli ultimi 90’ e quasi tutti gli schieramenti a rischio resteranno in bilico sino alla fine».

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