BARI - La «prima» di Pasquale Marino è sempre più vicina. Sabato alle 14, il tecnico siciliano debutterà sulla panchina del Bari, al San Nicola, contro il Modena. In palio punti pesantissimi: soltanto una vittoria riavvicinerebbe sensibilmente i biancorossi (ancora in caccia del primo successo interno stagionale) in zona playoff, mentre rinviare ancora l’appuntamento con il successo (che manca dallo scorso 26 agosto, a Cremona: da allora sei pareggi ed una sconfitta) lascerebbe i Galletti nella zona medio bassa della classifica, con l’ansia di doversi persino guardare alle spalle. Il tempo delle scelte si approssima e inevitabilmente cresce la curiosità per il primo undici schierato dal mister di Marsala. Due gli indisponibili certi: il lungodegente Menez (che continua il programma di recupero dall’infortunio al legamento crociato) e Mattia Maita che non ha superato del tutto la lesione muscolare al polpaccio patita ad inizio mese. Per il resto, le gerarchie precedenti saranno azzerate.
IN SEI SICURI DI UNA MAGLIA - Circa metà squadra non dovrebbe subire scossoni rispetto alla gestione Mignani. Non a caso, si tratta di difensori e centrocampisti, ovvero i settori che meno saranno rivoluzionati nel passaggio dal 4-3-1-2 al 4-3-3. Si ripartirà, innanzitutto, dal portiere Brenno. Il 24enne brasiliano finora non ha convinto: oltre qualche grave incertezza, è la gestione complessiva del sudamericano a sollevare qualche dubbio. Marino avrà il compito di ricaricarlo ed estrapolarne le qualità che comunque avevano colpito diversi addetti ai lavori. Non sarà toccata nemmeno la coppia di centrali difensivi: Di Cesare, nonostante i 40 anni suonati, resta l’interprete più carismatico e tecnico del reparto arretrato, perciò la prima scelta sarà comunque lui, sperando di alzare il livello delle immediate alternative, ovvero Zuzek e Matino. Al fianco del capitano, ci sarà ancora Vicari: sebbene sia reduce da qualche (inusuale) prestazione sottotono, l’ex Spal resta uno dei difensori più affidabili della categoria.
Tra i confermati, figurerà pure Dorval: il 22enne terzino ha ancora molto da imparare, soprattutto nei movimenti di copertura, ma la sua freschezza, la corsa e lo spunto ne fanno comunque uno dei più brillanti della compagnia pugliese. Imprescindibile, inoltre, Raffaele Maiello: Marino conta molto sulla figura del regista e il navigato centrocampista napoletano è l’unico play di ruolo in rosa. Peraltro, proprio lui potrà essere un valido supporto per il neo tecnico che lo ha allenato a Frosinone, cinque anni fa. Infine, non dovrebbe uscire dai titolari Koutsoupias: sebbene a fasi alterne, il 22enne greco è tra i pochi in grado di assicurare ritmo ed intensità, ovvero peculiarità che il mister siciliano pretenderà in grandi dosi dai suoi. E, senza Maita, sembra davvero improbabile immaginare un altro candidato nella posizione di mezzala destra. Per gli altri cinque posti, è battaglia aperta.
RICCI-FRABOTTA - 55%-45% La corsia sinistra è una delle più dolenti note in questo avvio di torneo. Ricci è vittima di una strana involuzione che ha macchiato diverse sue prestazioni: poca intraprendenza, molti errori di misura, preoccupanti amnesie difensive. Frabotta, invece, è sembrato lontanissimo da una condizione accettabile: lento, macchinoso, in costante affanno. La sosta può avergli giovato, ma con il Modena non si possono correre rischi. Ecco perché Ricci potrebbe spuntarla.
ACAMPORA-BENALI 65%-35% - Marino conosce bene entrambi: Acampora è stato suo allievo allo Spezia (nel 2018-19), Benali a Crotone, nel 2001. In ballo, la maglia di mezzala sinistra: per propensioni, il 29enne napoletano sarebbe più adatto: forza, tecnica e tiro da fuori dovrebbero renderlo un valore aggiunto dei Galletti, ma anche lui paga una condizione non ottimale. Benali, invece, sembra più in palla, ma con lui si perde qualcosa in peso e soluzioni offensive.
ARAMU-ACHIK 75%-35% - Il 28enne piemontese è uno dei top player designati del Bari. Ma finora è stato meno di una comparsa: spaesato sul piano tattico, poco brillante, non ha ancora mostrato il sinistro che lo ha reso celebre. Marino gli darà la certezza di un ruolo (da esterno offensivo) che potrà interpretare secondo le sue inclinazioni. Achik fin qui si è accontentato di pochi spezzoni, ma la velocità e la capacità di saltare l’uomo potrebbero solleticare il tecnico di Marsala.
NASTI-DIAW 55%-45% - Ballottaggio serrato tra la punta scuola Milan reduce dal grave episodio in Under 21 e il 31enne friulano che avrebbe dovuto sostituire Cheddira e, invece, è condizionato da intoppi muscolari. Diaw deve essere un valore aggiunto, ma non è ancora al top. E allora Nasti potrebbe essere avere la chance da centravanti.
SIBILLI-MORACHIOLI 70%-30% - Il 27enne napoletano è tra i pochi oltre la sufficienza in questo opaco avvio biancorosso. Per inventiva, intraprendenza e personalità, dovrebbe essere ancora un intoccabile. Morachioli, però, è un esterno puro, ideale nel 4-3-3. E pare anche tra i più in forma: avrà le sue chance.