Sabato 06 Settembre 2025 | 23:49

Bari-Genoa, lo sprint per la A è una sfida a tutto campo

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Bari-Genoa, lo sprint per la A è una sfida a tutto campo

foto Donato Fasano

Obiettivo secondo posto: scatta la volata per la promozione diretta, la battaglia per la seconda piazza è più che mai aperta tra Galletti e Grifoni

Venerdì 14 Aprile 2023, 12:47

12:53

BARI - Il Bari lancia il guanto di sfida al Genoa. Scatta la volata per la promozione diretta e se i dieci punti di vantaggio del Frosinone sul terzo posto occupato dai biancorossi sembrano porre i ciociari al di sopra di ogni «sospetto», la battaglia per la seconda piazza è più che mai aperta, tra Galletti e Grifoni. Cinque tappe in un percorso parallelo separano dal confronto diretto del 19 maggio, alle 20,30, a Marassi, proprio all’ultima giornata della stagione regolare. La speranza barese è arrivare a tale confronto come se fosse una sorta di «finale» dalla posta in palio altissima. Ma perché ciò accada, il contesto dovrà mutare.

ALMENO UN PUNTO… Quattro lunghezze separano i liguri dai pugliesi: occorre, pertanto, recuperarne almeno una prima della gara conclusiva. Se anche arrivassero a Marassi a -3, capitan Di Cesare e compagni avrebbero la possibilità di giocarsi tutto in 90’: certo, con un solo risultato a disposizione perché sarebbe necessario vincere (anche con il minimo scarto) per l’aggancio in classifica e riequilibrare il ko per 2-1, subito all’andata, al San Nicola. In caso di arrivo a braccetto e con gli scontri diretti in equilibrio, scatterebbero le successive discriminanti per stabilire la «promossa»: il primo sarebbe la differenza reti che attualmente è pari (entrambe le compagini vantano un +20), quindi scatterebbe il parametro del maggior numero di gol segnati che al momento sorride nettamente al Bari (48 a 42).

CALENDARI A CONFRONTO Sulla carta, non esiste una differenza sostanziale nel cammino di Bari e Genoa, entrambe attese da tre match in casa ed altrettanti in trasferta. Per i Galletti sarà fondamentale partire bene nell’impegno di domani contro il Como, in un turno sulla carta favorevole al Genoa che ospiterà il Cittadella. I lariani di Moreno Longo (che ha radici baresi da parte della madre) sono stati protagonisti di un girone di ritorno a ritmo da playoff, dopo un’andata in grande affanno ed ora, a quota 40, vantano quattro punti di margine sui playout, senza essere ad una distanza proibiva dai playoff (sei lunghezze). La formazione di Michele Mignani dovrà sfatare un tabù che l’accompagna da inizio torneo: non ha mai vinto due volte di seguito in casa. Ma ora non sono ammessi ulteriori rallentamenti al San Nicola: l’ultimo incontro interno è coinciso con l’affermazione sul Benevento, serve dare continuità alle affermazioni interne.

Il cammino dei Galletti proseguirà con la complicata trasferta di Pisa (impegnato a blindare la posizione ai playoff), più abbordabili potrebbero essere i match contro Cittadella (in casa) e a Modena, prima di affrontare la Reggina tra le mura amiche (bisognerà capire che cosa accadrà ai calabresi, deferiti e a rischio penalizzazione) e andare a Genova. I rossoblu, invece, saranno attesi da un doppio viaggio con Cittadella e Sudtirol, così come, dopo l’impegno al Luigi Ferraris contro l’Ascoli, sono in salita le ultime due giornate, prima nella tana della capolista Frosinone, poi, appunto, contro il Bari. Se è vero che i pugliesi possono ambire alla promozione diretta, è pur scontato non sottovalutare l’importanza di preservare il terzo posto, qualora l’obiettivo principale non arrivasse. Tale piazzamento, infatti, consentirebbe di affrontare i playoff partendo direttamente dalle semifinali, con l’opportunità di sbarcare in paradiso con quattro risultati in equilibrio (pareggi oppure vittoria e sconfitta con il medesimo punteggio) e disputando sempre in casa la gara di ritorno.

IL «NUOVO» REGISTA Per la gara contro il Como, Mignani dovrà fare a meno di Maiello (lesione al collaterale: mancherà per non meno di due settimane) e Scheidler (alle prese con noie muscolari). La decisione più delicata in chiave formazione sarà a chi affidare la cabina di regia: nelle precedenti occasioni in cui Maiello si è assentato, tali mansioni sono toccate a Maita, ma il successo colto lunedì scorso contro il Sudtirol potrebbe spianare la strada all’impiego di Benali da “play”. Il 31enne libico, pur pagando qualcosa sul piano fisico, ha sfornato una prova pregna di intelligenza tattica e padronanza tecnica: la sua conferma in tale posizione, peraltro, permetterebbe di non spostare Maita dagli abituali compiti di mezzala destra, senza sconvolgere gli equilibri della mediana.

PALLOTTA OSSERVA… Le ambizioni del Bari si incrociano a doppio filo con la questione societaria. In caso di promozione in A, uno dei due club appartenenti alla Filmauro andrebbe ceduto entro trenta giorni dal termine dell’attuale stagione (che si concluderà il 30 giugno), dunque non oltre fine luglio, al fine di scongiurare la militanza delle squadre nella stessa categoria. E considerando la ferma volontà di Aurelio De Laurentiis di non privarsi del Napoli, la società biancorossa sarebbe destinata al cambio di proprietà. Le strategie della famiglia De Laurentiis saranno condotte nel massimo riserbo, eppure filtrerebbe qualche conferma sull’interesse dell’imprenditore americano James Pallotta, già proprietario della Roma dal 2011 al 2020. L’uomo d’affari statunitense è fermamente intenzionato a rientrare nel calcio e il campionato italiano resta in cima alle sue preferenze, al punto da aver rinunciato ad un’allettante e recente proposta di acquisire quote del Newcastle. Il notevolissimo potenziale della città, la presenza di uno stadio affascinante e in corso di ammodernamento come il San Nicola (proprio l’impossibilità di realizzare un nuovo impianto decretò il suo allontanamento da Roma) sarebbero la base di un progetto ad ampio raggio. Così come la conoscenza di Pallotta del contesto nostrano potrebbe agevolare persino una trattativa in tempi brevi.

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