BARI - Sei turni per guardare soltanto avanti, senza voltarsi indietro. L’impresa con il Sudtirol ha regalato al Bari una volata finale per ambire alla promozione diretta. Notevolissimo il peso specifico del blitz biancorosso a Bolzano: i punti di vantaggio sugli altoatesini sono saliti da uno a quattro, il margine sulla quinta (in questo momento la Reggina) addirittura ad otto lunghezze, così come nove sono i gradini in più di corazzate come Cagliari e Parma. Un tesoretto che, però, i Galletti non potranno amministrare. I playoff partendo direttamente dalle semifinali e con in pugno il terzo posto che consentirebbe di affrontare gli spareggi promozione con la forza di sbarcare in paradiso con quattro risultati in equilibrio (pareggi oppure vittoria e sconfitta con il medesimo punteggio) ora costituiscono la base per qualcosa di ancora più ambizioso. Ovvero, sfidare il Genoa per il massimo obiettivo.
Quattro punti separano i liguri dai pugliesi, con lo scontro diretto in programma proprio all’ultimo atto della regular season. Occorre, pertanto, recuperarne almeno uno prima della sfida del 19 maggio. Se anche arrivassero a Marassi a -3, capitan Di Cesare e compagni avrebbero la possibilità di giocarsi tutto in 90’: certo, con un solo risultato a disposizione perché sarebbe necessario vincere per l’aggancio in classifica e riequilibrare il ko subito all’andata. Ma basterebbe anche un successo con il minimo scarto: guardando i parametri attuali, le due formazioni si ritroverebbero pari in tutto (scontri diretti e differenza reti) e scatterebbe il parametro del maggior numero di gol segnati che al momento sorride nettamente al Bari (48 a 42). Evidente che si tratti ancora di discorsi prematuri: cinque giornate che separano dal confronto possono mutare qualsiasi scenario. Ma già poterne parlare è segno del campionato incredibile disputato dai ragazzi di Michele Mignani. Il percorso delle due formazioni non pone favoriti: restando alle compagini di alta classifica, al Bari toccano avversari ostici come Pisa e Reggina, mentre il Genoa dovrà vedersela con Frosinone e Sudtirol. Ma arrivati a questo punto, ogni gara nasconde insidie.
IRRESISTIBILE IN TRASFERTA - I biancorossi si confermano leader assoluti nel rendimento esterno, con 31 punti raccolti, tre in più del Frosinone capolista generale, a parità di match disputati fuori casa. Al «Druso» è stata colto il nono blitz stagionale (quattro sono i pareggi, tre le sconfitte): Mignani è ad un solo colpaccio dal record storico di vittorie in trasferta dei 115 anni di epopea del Galletto. Un primato appartenente ad Antonio Conte, nella stagione 2008-09. Con 22 reti realizzate e 12 subite lontano dalle mura amiche, inoltre, Antenucci e soci hanno appaiato i ciociari nei migliori parametri cadetti. I pugliesi, inoltre, hanno confermato la reattività nel rialzarsi dopo una sconfitta: il ko con la Ternana, è stato riscattato da ben due affermazioni di fila. Cresce anche lo score contro le squadre che attualmente occupano il perimetro della zona promozione e playoff: il Sudtirol è la terza ad essere battuta (primo successo assoluto contro i bolzanini), dopo Cagliari e Parma.
COMPATTEZZA GRANITICA - Si conferma la solidità difensiva il fondamentale che sta spingendo alle stelle il Bari. Appena una la rete subita nelle ultime sette partite, a fronte di sette gol realizzati. Se ad inizio stagione, i biancorossi avevano un’anima quasi zemaniana con gol che piovevano a raffica e qualche amnesia di troppo, ora sembra quasi il «corto muso» la filosofia imperante: basti pensare che tre delle ultime cinque vittorie sono arrivate per 1-0. Con 28 gol incassati, la difesa barese è la terza della B (alle spalle del Frosinone con 20 ed il Genoa con 21), ma continua l’imperiosa scalata di Elia Caprile nella graduatoria dei clean sheet. Il 21enne veneto è terzo in tale statistica in B, avendo mantenuto la porta inviolata in ben 13 occasioni. Meglio di lui, soltanto Martinez del Genoa (14) e Turati del Frosinone (18).
I JOLLY DALLA PANCHINA - Gregorio Morachioli è il 12esimo calciatore biancorosso ad andare a segno in campionato: per l’esterno ligure si tratta della prima gioia in serie B. Il Bari non vanta una vera cooperativa del gol visto che soltanto Palermo, Perugia e Modena (undici giocatori a segno) e Cittadella (10) hanno mandato meno effettivi a rete, mentre il Parma (leader in tale particolare) ha iscritto ben 16 suoi elementi in classifica marcatori. Mignani, però, è riuscito sovente a trovare acuti pescando dalla panchina: è accaduto due volte con Antenucci (contro Spal e Cagliari al ritorno), una con Botta (a Como), Salcedo (contro il Parma al San Nicola), Folorunsho (con il Benevento) e ora con Morachioli.
STOP MAIELLO - Ieri il centrocampista campano si è sottoposto ad esami strumentali dopo la dolenzia al ginocchio sinistro avvertita contro il Sudtirol: l’esito ha evidenziato una lesione una lesione parziale del legamento collaterale che non necessita di intervento chirurgico. Il 31enne regista ha già cominciato le terapie: la speranza potrebbe essere ritrovarlo in tempi non troppo lunghi, ma uno stop per almeno le prossime due gare (contro Como e Pisa) sembra scontato. Da valutare anche le condizioni di Scheidler che ha dato forfait lunedì scorso per un problema muscolare.