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Mignani chiede aiuto ai tifosi: «Il Bari merita entusiasmo»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Mignani chiede aiuto ai tifosi: «Il Bari merita entusiasmo»

Si gioca lunedì e cresce l’adrenalina per lo scontro diretto sul campo della sorpresa Sudtirol: «Vogliamo il massimo, senza fare calcoli. Quando mancano 7 giornate alla fine non esistono partite più o meno importanti. Saranno tutte decisive»

Sabato 08 Aprile 2023, 12:40

BARI - «Faremo di tutto per battere il Sudtirol e fare più punti possibili, ma l’entusiasmo deve accompagnarci sempre». Michele Mignani chiede supporto per il suo Bari. La sfida di Pasquetta è sempre più vicina: il confronto con il Sudtirol è senza dubbio un primo snodo del rush finale che porterà la serie B al termine della stagione regolare. Terzi i pugliesi, quarti i bolzanini, con un solo punto di differenza: il peso specifico della posta in palio è evidente. Il tecnico biancorosso, però, non smarrisce l’equilibrio che lo contraddistingue. Anzi: prova a diffondere nell’ambiente la sua serenità. Perché, una cosa in effetti è innegabile: sarà pur vero che l’appetito vien mangiando e l’asticella delle ambizioni si sia inevitabilmente innalzata, ma non bisogna dimenticare i presupposti su cui è stata costruita la squadra, protagonista di un cammino oltre ogni immaginazione.

«Non ritengo la partita con il Sudtirol diversa dalle altre», afferma Mignani. «Ormai le gare sono tutte decisive e troveremo altri avversari di valore: penso al Pisa oppure al Genoa all’ultimo turno, solo per citare un paio di compagini di alta classifica. Perciò, dobbiamo pensare a noi stessi, provare a vincere come sempre e comunque mantenere i diretti avversari dietro di noi. Incontriamo una squadra forte, guidata da un tecnico di esperienza. Un complesso molto solido e compatto che fa della sostanza e della fisicità le sue peculiarità. Dobbiamo rispettare le loro caratteristiche, capire dove possiamo trovare punti deboli e colpire in tal senso. Possiamo trovare il gol in ogni modo, ma dovremo essere lucidi a leggere quali opportunità potranno concederci. Senza perdere di vista un assunto acclarato: se il Sudtirol segna è difficilissimo riprenderlo perché chiudono ogni spazio con abilità. Inoltre, hanno elementi strutturati che sfruttano bene i calci piazzati. Perciò, massima attenzione».

Inevitabile un riferimento all’assenza di Andrea Masiello nelle fila degli altoatesini che dovranno rinunciare pure agli squalificati Celli e Belardinelli. «Faranno a meno di un calciatore per loro importante - glissa Mignani senza alimentare polemiche -, ma non sarà la prima volta che mancherà e sono attrezzati per sostituirlo. Le altre assenze in difesa? In svariate circostanze si studiano gli avversari e magari viene l’idea di essere più spregiudicati o sbarazzini. Però bisogna pure considerare che gli incontri sono lunghi e mantengono al loro interno tante sfaccettature. Perciò, se l’atteggiamento deve essere modificato, magari è preferibile intervenire nel momento in cui il match te ne offre l’opportunità». Prova ad acciuffare il secondo posto del Genoa che vale la promozione diretta oppure difendere la terza posizione che vale il miglior piazzamento possibile ai playoff: ci si interroga su quale sia l’obiettivo alla portata del Bari.

Mignani, però, in modo accorato esprime la sua tesi. «Penso che siamo virtualmente salvi - la premessa -, perciò mi sembra chiaro che da ora in poi l’imperativo sia fare il meglio possibile che equivale a provare a vincere tutte le partite. Questa è la nostra volontà che, peraltro, abbiamo cercato di mantenere per l’intera stagione. Ma è impossibile dire da adesso dove arriveremo e che cosa raccoglieremo. Questo non significa assolutamente mettere le mani avanti: io per primo non mi pongo alcun limite. Vorrei, però, che non ci facessimo condizionare dall’esito di ogni singolo match e che si abbassasse l’entusiasmo al primo pareggio. Sarebbe bello che si continui a vivere con gioia e con voglia questo periodo. Non è certo il momento dei bilanci, ma penso che nessuno ci avrebbe immaginato in questa posizione a pochi turni dallo striscione di arrivo. Ma io e i ragazzi vogliamo continuare fino in fondo la strada intrapresa. Perché se per caso dovessero esserci altre partite dopo il termine della stagione regolare, andranno vissute con il massimo della determinazione e dell’entusiasmo. Senza nemmeno considerare l’idea di buttare quanto abbiamo costruito finora».

D’altra parte, anche quando si parla di un Bari recentemente meno spettacolare, i numeri certificano come i pugliesi abbiano ottenuto tre punti in più (23 a 20) rispetto alle stesse giornate del girone d’andata. «Sono convinto che nel corso del campionato il Bari sia cresciuto, maturato e diventato più consapevole della sua forza», riflette Mignani. «Siamo una neopromossa, ma pur sempre composta da diversi elementi di esperienza che hanno già militato con profitto in B. Peraltro, se il rendimento è migliorato, è giusto parlare di un’evoluzione. Sul piano estetico, continuo a pensare che si è giunti al punto in cui il margine d’errore sia minimo, tutte i confronti sono meno spettacolari, ogni squadra moltiplica le attenzioni. E su questo fondamentale dobbiamo essere all’altezza anche noi». Infine, un focus sulle condizioni generali dei galletti: dalle condizioni di Folorunsho rientrato la scorsa settimana dopo sette gare ai box alla lieve flessione di Maita, fino alla coppia gol Antenucci-Cheddira, la più prolifica della B con 23 reti in due.

«Michael - spiega Mignani - ha più minuti e continuità rispetto alla sfida con il Benevento. Ma dobbiamo comunque capire le sue condizioni in base al problema che ha avuto, valuteremo fino all’ultimo come e in quale modalità impiegarlo. Maita forse è stato un po’ sottotono ultimamente, ma è stato autore di una prima parte di torneo a livelli altissimi, può capitare di avere qualche frangente diverso. Le alternative non mancano: Molina, Mallamo, lo stesso Benali che non era disponibile sabato scorso ed ora è recuperato. Antenucci e Cheddira si stanno confermando nell’ambito di una fase realizzativa che è la seconda migliore della B. Mirco ha sempre segnato molto in carriera, il vero exploit è di Walid che ha raddoppiato il suo score rispetto all’anno scorso. E non bisogna preoccuparsi se è andato in gol un po’ meno nell’ultimo periodo: per me conta che sia a disposizione della squadra. Anche lui, in fondo, è alla prima esperienza in questa categoria: non è giusto caricarlo di eccessive responsabilità».

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