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Calcio, Maiello indica la strada: «Bari, non cambiare»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

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(foto Donato Fasano)

Il regista dei biancorossi: «Perdiamo poco e subiamo pochissimi gol, questi sono pregi»

Mercoledì 15 Marzo 2023, 12:36

26 Marzo 2023, 17:37

BARI - Unico, fondamentale, probabilmente insostituibile. Eppure, nel fondamentale match che domenica il Bari affronterà contro la Ternana, Raffaele Maiello non ci sarà. Il 31enne centrocampista, napoletano di Acerra, ha rimediato contro il Frosinone l’ammonizione che ha fatto scattare un turno di qualifica. I biancorossi in Umbria dovranno rinunciare all’unico regista di ruolo in rosa. Un’assenza pesantissima, come dimostrano i numeri. Il play campano, infatti, ha collezionato 25 presenze su 29 turni di campionato: soltanto Caprile (29), Di Cesare (27) e Pucino (26) ne contano più di lui. Se, invece, si considera il minutaggio, il «17» biancorosso è stato in campo per 2.033’, preceduto solamente da Caprile (2.610’), Di Cesare (2.220’) e Vicari (2.106’).

Ma la statistica che più preoccupa è lo score dei Galletti senza il loro «faro»: due sconfitte (contro l’Ascoli in casa e a Frosinone) e altrettanti pareggi (al San Nicola con il Sudtirol e in trasferta con la Reggina). Se al conto si aggiunge la Coppa Italia, va annotato anche il ko di Parma. Dunque, bisognerà tentare di sfatare il tabù di centrare un successo senza uno dei principali pilastri di Michele Mignani. «Dispiace non esserci domenica», sospira Maiello. «Ma quando si è in diffida è scontato che prima o poi il cartellino arrivi. Ho visto che nell’ambiente Umbro stanno caricando notevolmente il match: è normale, vengono da un periodo un po’ turbolento e devono sfruttare ogni occasione possibile se vogliono ancora raggiungere i playoff. I punti iniziano a pesare molto per tutti, ma noi dobbiamo concentrarci esclusivamente sul nostro percorso. Ci aspettano nove battaglie e occorrerà raccogliere il più possibile. Sono convinto che la mia assenza non peserà per il gruppo: non è una frase fatta, ci sarà veramente bisogno di tutti. La dimostrazione è quanto sta accadendo con Folorunsho: è evidente quanto Michael sia importante nell’economia del gioco, possiede peculiarità uniche. Eppure, chi è schierato al suo posto, sta rispettando in pieno le consegne e il rendimento complessivo non ne sta risentendo».

Era stato tra coloro che avrebbero firmato per mantenere il quarto posto occupato dai pugliesi fino ad un mesetto fa. Ora la classifica è migliorata di una posizione, la zona promozione diretta (delimitata dal secondo posto del Genoa) è distante appena tre lunghezze, ma Maiello non cade nella trappola dei proclami. «L’errore più grave - argomenta - sarebbe smettere di essere noi stessi, perdere lo spirito che ci contraddistingue. Questa squadra merita esclusivamente applausi: stiamo realizzando un percorso straordinario, nemmeno noi pensavamo di poter essere così in alto nella fase finale del campionato. Tuttavia, non è assolutamente il momento dei calcoli: 27 punti in palio sono tantissimi e si fa in tempo a trovarsi in qualsiasi situazione. Con un paio di combinazioni potrebbe riaprirsi persino la lotta per il primo posto, così come basta nulla a trovarsi fuori dai playoff. Tutti vorremmo concludere questa stagione così gratificante ritrovandoci là dove tutti sperano. Ma l’unico modo per concorrere fino alla fine è pensare ad un incontro alla volta, dando in ogni circostanza tutto ciò che si ha in corpo». Magari anche a costo di essere meno appariscenti, come è avvenuto nell’ultimo mesetto. «Non bisogna dimenticarsi che siamo reduci da tre vittorie ed un pareggio», sottolinea Maiello. «Ecco a che cosa serve la solidità difensiva. Il periodo è determinante perché ogni squadra si gioca qualcosa: c’è chi si chiude e ragiona perché contro di noi anche un punto può essere prezioso. Non penso che stiamo attraversando una fase di calo, ma chi ci affronta bada a concederci il meno possibile. Ebbene, anche con il mutare delle condizioni, abbiamo saputo adattarci aggiungendo la maturità alle nostre caratteristiche: aver blindato la porta negli ultimi quattro match ha rappresentato la garanzia di ottenere puntualmente il risultato. Un merito da condividere con tutti i reparti, a partire dal grande sacrificio di cui si gravano gli attaccanti».

Nel prossimo turno, sarà proprio il Bari a chiudere il programma della giornata, ma Maiello non considera un vantaggio scendere in campo conoscendo i risultati delle dirette concorrenti. «Se devo scegliere - dice - se giocare prima o dopo rispetto ad una rivale, preferisco sempre anticipare. In tal modo, si ha l’opportunità di concentrarsi esclusivamente sulla propria gara. Quando sei in posticipo, invece, è inevitabile dare un’occhiata a ciò che è avvenuto sugli altri campi: ecco, noi dovremo astrarci il più possibile da esiti che non ci riguardano. La sfida di Terni avrà un peso notevole, ma ribadisco che il cammino non è così breve. Chi si ritrova nei quartieri alti, ormai resterà in ballo fino all’ultimo: vale per una corazzata come il Genoa, così come per una rivelazione con il Sudtirol. Il nostro dovere è continuare a fare “il Bari”, ovvero la squadra in grado di rendere la vita molto difficile a qualunque formazione».

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