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Mignani e il Bari che vola «Un orgoglio per tutti»

 
Davide Lattanzi

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Davide Lattanzi

Mignani e il Bari che vola «Un orgoglio per tutti»

«Noi alla pari con il Genoa, in estate nessuno ci avrebbe scommesso»

Sabato 24 Dicembre 2022, 14:11

BARI - Ci vorrebbe proprio una chiusura col botto. Michele Mignani non dimenticherà questo 2022. Un anno che lo ha consacrato dopo una lunga gavetta, alla prova del fuoco in una piazza prestigiosa. Il tecnico ligure ha portato risultati inappellabili, nei suoi 17 mesi a Bari: la promozione in B al primo tentativo e la successiva in cadetteria, con un girone d’andata condotto sempre nel gruppo di testa. Proprio al giro di boa della stagione, il destino lo pone di fronte alla sfida forse più sentita. Lui, genovese cresciuto da calciatore nella Sampdoria, contro il Genoa. Una sorta di derby personale forse, mentre non c’è dubbio che si tratti della sfida più suggestiva del campionato, dato il blasone delle due compagini che, peraltro, si scontrano partendo dalla parità in classifica.

«Arrivare in questa condizione generale ad un match del genere è motivo di grande soddisfazione», afferma Mignani. «Essere a braccetto con il Genoa è una delle cose che sarebbe stato difficile immaginare ad inizio campionato, ma ce lo siamo meritati, pensando sempre e soltanto al nostro percorso, senza guardare gli altri. La formazione ligure è un complesso forte, costruito per andare in direttamente in serie A, con una piazza straordinaria alle spalle ed una proprietà molto ambiziosa. Hanno cambiato allenatore, ma Gilardino ha comunque svolto parte di gavetta nelle serie inferiori e quest’anno era ripartito dalla Primavera: un segno di grande umiltà. Nonostante la classifica attuale, a mio avviso il Genoa resta la principale candidata a vincere il torneo. Tuttavia, per noi questa partita capita al momento giusto: siamo in uno stato fisico e mentale buono, vogliamo dare fastidio ad una corazzata di questo calibro e soprattutto raccogliere punti».

Il tecnico biancorosso non nasconde le emozioni personali della gara. «Sono di Genova e il mio percorso da calciatore è cominciato dalla Sampdoria: diciamo che quando giocavo e capitavano match di questo tipo i sentimenti erano ancora più forti. Ora siamo diventati grandicelli e magari si riesce a calmierare un po’ le sensazioni. Tuttavia, non posso negare che per me sarà una partita un po’ diversa dalle altre: di fronte ci sarà una delle due squadre della mia città, sarà suggestivo affrontarla». I Galletti sono reduci da otto risultati utili di fila: riuscendo a non perdere, la serie utile diverrebbe la più lunga del campionato biancorosso, cominciato proprio con un’imbattibilità di otto turni, poi stoppato da due ko di fila per riprendere all’insegna della continuità. L’impressione è che anche la gestione dei momenti meno felici sia più sicura e serena. «Le difficoltà ci sono state e ci sono», rileva Mignani. «Ma la consapevolezza di aver giocato alla pari con qualsiasi avversario probabilmente ha aumentato la nostra forza mentale, la sicurezza nei mezzi, la voglia stessa di confrontarsi contro chiunque senza timori reverenziali. Nel gruppo, peraltro, regna lo spirito che ci porta a remare tutti dalla stessa parte, così come è stimolante essere in un contesto che ogni settimana ti propone uno scontro di alto livello. In C c’erano settimane in cui le gare avevano oggettivamente un livello di difficoltà inferiore, senza dimenticare che avevamo un solo risultato raggiungibile».

Ancora una volta, il «San Nicola» proporrà una cornice mozzafiato, con il record di pubblico ormai ad un passo. La città del pallone, però, sogna di infrangere l’ultimo tabù: cogliere una vittoria con la quota spettatori oltre trentamila. «Vogliamo sempre dare gioia ai tifosi», assicura Mignani. «Numeri di questa portata devono rappresentare motivo di soddisfazione per averli propiziati e uno stimolo in più per cercare il successo con motivazioni massimali. La gente in questo campionato è sempre venuta allo stadio: ci sono state giornate con un’affluenza incredibile, ma la media spettatori si è sempre mantenuta al top della categoria. Significa che, al di là dei risultati, la gente ha apprezzato l’impegno e l’applicazione nel sudare sempre la maglia». Dopo il confronto con il Genoa, si aprirà il mercato invernale, ma Mignani rinvia il discorso. «È prematuro parlarne, ci attende una gara troppo importante per il presente, ma anche futuro. Con il direttore sportivo Ciro polito parlo sempre e lo faremo ancora nei prossimi giorni: se ci sarà bisogno di qualcosa, ci faremo trovare pronti». L’ultimo pensiero è rivolto ai tifosi del Bari. «Al di là dei nostri impegni agonistici - dice Mignani - vorrei rivolgere i più cari auguri di Buone Feste ai sostenitori biancorossi. Veniamo da un periodo particolare, perciò spero che innanzitutto trascorrano giornate in serenità e salute. Il mio lavoro dipende dai risultati, in questo anno e mezzo a Bari sono avvenute tante cose belle. Sono arrivato quasi da perfetto sconosciuto, spero di essermi guadagnato un po’ di stima per quanto ottenuto sul campo, ma soprattutto ho ricevuto tanti attestati di stima sul profilo umano ed è un aspetto che mi rende davvero felice».

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