LECCE - Contro la Juventus si è visto ancora una volta un Lecce a due velocità. Un buon primo tempo, nel quale i giallorossi sono riusciti a contenere bene la squadra bianconera, concedendo tutto sommato il minimo sindacale. Poi, però, nella ripresa la squadra di Marco Baroni ha abbassato il baricentro, ha allentato la pressione e ha finito per farsi schiacciare nella propria metà campo, fino alla perla di Fagioli che ha deciso il match. Il tiro dello juventino ha baciato il palo e si è insaccato in rete, mentre la conclusione di Hjulmand, nei minuti finali della partita, si è stampata sul legno finendo al lato. Pochi centimetri beffardi che hanno scritto il corso del match, finendo per premiare la squadra allenata da Massimiliano Allegri.
Ma nella sfida del “Via del Mare”, al netto del peso degli episodi, il Lecce è apparso ancora involuto rispetto alla squadra apprezzata fino a poche giornate fa. Meno coraggio, meno smalto, meno convinzione e maggiore paura. Soprattutto un dato deve far riflettere: lo zero nella casella dei tiri in porta. Con un terzo di campionato ormai quasi alle spalle, i giallorossi sono ancora alla ricerca del difficile compromesso tra concedere e creare. Che la fase difensiva della squadra salentina sia una delle migliori e maggiormente organizzata nel lotto delle squadre che lottano per non retrocedere è certamente fuori di dubbio. Lo testimoniano i dati e i 15 gol subiti in 12 partite, a fronte delle oltre 20 reti al passivo di rivali come la Cremonese, la Sampdoria, il Verona e lo Spezia. Lo ha confermato anche Allegri nel post-partita, rimarcando la solidità del Lecce, “una squadra ben organizzata, a cui è difficile far gol, della quale avevamo grande rispetto”. Dal punto di vista della tenuta difensiva, pertanto, i giallorossi non possono che considerarsi promossi. Il problema è che fanno da contraltare dei numeri offensivi al momento preoccupanti.
Il Lecce è il secondo peggior attacco del campionato con 9 reti fatte in 12 partite giocate. Finora ha fatto peggio solo la Sampdoria, ultima in questa classifica con appena 6 marcature messe a segno. La squadra di Baroni fa spesso fatica a creare i presupposti per arrivare al gol e anche in quelle occasioni nelle quali riesce ad affacciarsi pericolosamente verso l’area avversaria manca nella qualità della finalizzazione o nella scelta dell’ultimo passaggio. Un problema di cattiveria nell’attaccare la porta, come sottolineato dal tecnico toscano, ma anche una generale difficoltà nel saper produrre occasioni da gol con continuità nel corso dei novanta minuti. Un dato piuttosto eloquente è quello dei tiri verso la porta avversaria. In questa speciale graduatoria, infatti, il Lecce è ultimo con 101 conclusioni, ben distaccato dalle squadre che precedono (lo Spezia a 111 e la Sampdoria a 117). La salvezza, inevitabilmente, passa per forza di cose da un miglioramento di questi dati e dei numeri in fase realizzativa.
Il Lecce dovrà aumentare il volume di gioco negli ultimi metri e dovrà cercare di coinvolgere più giocatori in zona gol. Le nove reti segnate finora sono state distribuite solo fra quattro differenti marcatori. Strefezza e Ceesay, rispettivamente con quattro e con tre gol, sono i due migliori marcatori e in due hanno segnato quasi la totalità delle reti di squadra. Oltre a loro, hanno segnato un gol anche Colombo e Gonzalez. Quest’ultimo è l’unico giocatore ad essere andato a segno nel reparto di centrocampo. Nell’inaridimento della fase offensiva fa sicuramente la sua parte sicuramente la poca vena realizzativa dei principali interpreti del tridente offensivo, considerando che Ceesay e Strefezza non segnano rispettivamente da due e da tre giornate. Ma va detto come spesso, con la squadra che nelle ultime partite ha giocato prevalentemente con un baricentro basso, gli attaccanti si ritrovino troppo spesso lontano dalla porta e raramente nelle condizioni di poter incidere. La ricetta per risalire, parola di mister Baroni, sta nel lavoro e nel continuare nel percorso intrapreso la scorsa estate. Il Lecce deve ora scrollarsi di dosso paure e timori, malgrado una classifica deficitaria, per tornare a macinare gioco e risultati.
NOTIZIARIO – Il Lecce è tornato subito in campo ieri mattina sul campo di Acaya per la ripresa della preparazione in vista della gara di venerdì sera in trasferta con l’Udinese. Seduta di scarico per i calciatori impiegati contro la Juventus, allenamento regolare invece per il resto del gruppo. Ceesay ha svolto un lavoro differenziato a causa di un affaticamento muscolare. Oggi il tecnico Baroni ha concesso un giorno di riposo fissando per martedì una doppia seduta d’allenamento al Via del Mare.