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Lecce, Corini ride di orgoglio: «Sono i punti che pesano di più»

 
Fabio Casilli

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Fabio Casilli

Lecce, Corini ride di orgoglio: «Sono i punti che pesano di più»

«Undici partite senza sconfitte, segno di una squadra matura che cresce»

Martedì 06 Aprile 2021, 11:19

Quella di ieri contro il Pisa la considera una vittoria importantissima, ma - come sua abitudine - mister Eugenio Corini guarda già alle prossime 6 gare da qui alla fine del campionato.
«Col Pisa una svolta? Sì, perché queste sono le partite più complicate - osserva il tecnico giallorosso, raggiante nel dopo-gara - Perché ti trovi davanti un avversario, che ha qualità, intraprendenza. Loro hanno fatto un buon primo tempo e noi siamo stati bravi a non andare sotto. Lì sicuramente è mancato un pizzico di lucidità nella proposta di gioco, che di solito facciamo. Nel secondo tempo, invece, la mia squadra mi è piaciuta: abbiamo giocato meglio la palla e creato diverse situazioni per andare in vantaggio. Abbiamo fatto gol e portato a casa una partita contro un avversario che temevo. Avevamo avuto dimostrazione anche all’andata di quanto il Pisa fosse solido e pericoloso. E quindi questa è una vittoria molto, molto importante».
Poi un’analisi più tecnico-tattica: «Più che il loro palleggio, io temevo le giocate dirette su Marconi - ha proseguito Corini - In un’altra occasione è stato bravo Palombi a crearsi un’occasione, sulla quale c’è stato un intervento straordinario di Lucioni. Abbiamo sofferto il gioco del Pisa e noi siamo stati poco lucidi nella proposta, sbagliando tecnicamente un po’ troppo e questo ha dato coraggio all’avversario. Nel secondo tempo, con più lucidità e calma, abbiamo costruito le azioni, abbiamo palleggiato meglio e difatti siamo stati più pericolosi. Mentre loro sono stati più leggibili e meno pericolosi in fase offensiva».
Oltre alla sesta vittoria consecutiva in B, il Lecce è ora all’11esimo risultato utile di fila. «Sono numeri importanti che certificano la maturità che ha acquisito la squadra - ha detto ancora il mister - abbiamo creato le basi per prenderci quel sogno, che noi tutti vogliamo e che vogliamo regalare a tutta la tifoseria. Ora mancano ancora sei partite alla fine del campionato e bisogna ancora fare tanto. Siamo a +6 dal Monza? Io penso solo che dobbiamo vincere le partite nostre, senza guardare agli altri. Il mio obiettivo è la mentalità che cerco di trasferire ai miei ragazzi: non abbassare mai l’attenzione, volere sempre qualcosa in più, non dare nulla per scontato. Se continueremo a fare questo, non dovremo preoccuparci di niente».
Infine, sollecitato sulla coabitazione Hjulmand e Tachtsidis, ieri, negli ultimi 20 minuti di gara, ha ribadito che «il lavoro della società è stato importante, perché - ha spiegato - mi ha dato una rosa con tante risorse, che io cerco di valorizzare al meglio. Alla fine i veri protagonisti sono i miei calciatori, sia chi gioca dall’inizio sia chi subentra. Perché è importante la strategia iniziale, così come una lettura a gara in corso».

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