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«Bravo e bello come prima il Lecce formato salvezza»

 
Antonio Calò

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Antonio Calò

«Bravo e bello come prima il Lecce formato salvezza»

Meluso: si sacrificano tutti. La Fiorentina? Ogni punto è prezioso

Martedì 14 Luglio 2020, 11:18

LECCE -  Vede il bicchiere decisamente mezzo pieno, il direttore sportivo Mauro Meluso, dopo il pareggio a reti inviolate ottenuto domenica dal Lecce, a Cagliari. «È innegabile che ci sia rammarico per non avere conquistato l’intera posta in palio, a dispetto di una grande prestazione e delle tante opportunità da gol, anche nitide, che abbiamo creato – afferma il dirigente – A darci fiducia e convinzione circa le nostre possibilità di salvezza, però, è proprio la prova sfoderata dalla squadra. Si è rivisto il collettivo capace di giocare bene a calcio, di farlo con personalità, applicando le idee di mister Liverani, riuscendo ad essere propositivo nella maniera giusta. A questo si aggiunga la commovente abnegazione che dimostrano tutti, da ogni calciatore ai componenti dello staff. Ciascuno sta facendo sacrifici enormi pur di dare il proprio contributo al raggiungimento dell’agognato traguardo».

A Cagliari si sono fatti male Falco e Calderoni, che vanno ad aggiungersi a Rossettini, Meccariello e Lapadula. Per la sfida interna di domani con la Fiorentina recupererete qualcuno?

«Lo sapremo tra oggi e domani, dopo i necessari approfondimenti diagnostici. Questa, purtroppo, è la conseguenza del fatto che si gioca ogni tre giorni, con un caldo afoso, per di più match che comportano anche un dispendio notevole dal punto di vista mentale, stante l’importanza dei punti in palio. Sapevamo in partenza, del resto, che un finale di stagione così congegnato ci avrebbe creato più di un problema, in quanto abbiamo una rosa meno ampia di altre. Nonostante un campionato purtroppo falsato dalla pandemia che ci ha costretti a fermarci per tre mesi ed ora a scendere in campo a ritmi serrati, però, il Lecce sta dimostrando di essere vivo, deciso a giocare sino in fondo tutte le proprie carte pur di restare in A».

In questa fase, i tifosi giallorossi stanno scoprendo Babacar, Farias e Paz, tre calciatori che, per motivi differenti, non hanno dato un apporto significativo prima della quarantena. È soddisfatto?

«Stanno mettendo in mostra le proprie qualità. Il senegalese ed il brasiliano sono stati frenati a lungo da alcuni acciacchi, ma negli ultimi tempi stanno facendo bene. L’argentino è giunto a gennaio ed ora, complici gli infortuni di Rossettini e di Meccariello, ha avuto spazio e si è fatto trovare pronto. Tutti e tre stanno garantendo il proprio apporto, con la massima applicazione».

L’esito della partita con la Fiorentina sarà fondamentale in chiave-permanenza?

«Da qui alla conclusione dell’annata agonistica ogni incontro ed ogni punto avranno una enorme importanza sul risultato finale del nostro campionato. Sul piano aritmetico, però, la gara con la Viola non sarà decisiva, in quanto dopo ci saranno altre 15 lunghezze a disposizione. Con il diminuire delle sfide, comunque, cresce il loro peso specifico nell’economia della corsa-salvezza, il che vale per tutti i team».

Che match si aspetta?

«Carico di tensione. La posta in palio si preannuncia preziosa per noi, ma i nostri rivali, pur messi meglio in classifica, non sono ancora al sicuro. Il Lecce dovrà interpretare l’incontro, partendo dalle certezze che si è costruito nelle ultime uscite, giocando palla a terra e con personalità, con la propria identità».

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