Parità (1-1) tra Pescara e Lecce nella 25esima giornata del campionato
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Antonio Calò
18 Novembre 2019
Si guarda all’oggi, in casa Lecce, ma anche al futuro prossimo, per quel che riguarda il mercato di gennaio, ed al futuro più lontano, inteso come campagna acquisti estiva. Pertanto, approfittando della pausa del campionato, il direttore sportivo Mauro Meluso è andato in Brasile per vedere all’opera personalmente alcuni calciatori che gli sono stati segnalati.
Lo stop del torneo, permette anche una analisi dei dati relativi alle 12 giornate del torneo di serie A passate in archivio. In quest’ottica, la gara con la Lazio di domenica scorsa è stata la migliore sin qui disputata dal Lecce, limitatamente alla fase di costruzione, mentre ha lasciato a desiderare per quel che riguarda la fase difensiva. Il Lecce più equilibrato, invece, è stato quello che ha pareggiato a Genova con la Sampdoria. La peggiore prestazione della compagine salentina è coincisa con la trasferta di Bergamo, nella quale se l’è vista con l’Atalanta, mentre il Lecce più «molle» è stato quello che ha perso in casa con l’Hellas Verona.
La partita con la Lazio è stata quella nella quale l’undici allenato da Liverani ha effettuato più tiri (18), l’unica nella quale ha concluso più degli avversari (17). In precedenza, solo a Torino il saldo tra tiri fatti e tiri subiti non è stato negativo (12 a 12).
La sfida con i biancocelesti è stata anche quella nella quale il Lecce ha concluso di più nello specchio della porta (10 contro 7 dei rivali, di cui 7 dall’interno dell’area di rigore avversaria). Inoltre, contro il complesso guidato da Simone Inzaghi, i giallorossi hanno creato il maggior numero di occasioni da gol (11), quelle che la Lega di Serie A definisce «azioni potenzialmente pericolose», di tutto il primo scorcio di stagione.
Segnalato che in tutti i 12 match archiviati il Lecce ha fatto registrare un possesso palla inferiore a quello degli avversari, la partita migliore sotto questo profilo è stata quella con la Sampdoria, nella quale Marco Mancosu e compagni hanno avuto un possesso palla del 48% contro il 52% dei liguri. La gara con i blucerchiati è stata anche quella nella quale la compagine salentina ha effettuato il maggior numero di passaggi riusciti (368) e quella nella quale ha recuperato il maggior numero di palloni (106).
Contro l’Atalanta, si è visto all’opera un Lecce-disastro. E’ stato questo, infatti, l’incontro nel quale i giallorossi hanno tirato di meno (5) ed hanno subito il maggior numero di tiri (26), hanno calciato di meno in porta (2) ed hanno subito più conclusioni in porta (14). Dei tiri verso i pali difesi da Gabriel, tra l’altro, ben 11 sono stati scoccati dall’interno dell’area (contro 2), il che significa che gli orobici hanno preso costantemente d’infilata la retroguardia del Lecce. Quello con i nerazzurri di Gian Piero Gasperini è stato anche il match nel quale Lucioni e soci hanno permesso ai rivali di recuperare il maggior numero di palloni (106).
Il confronto con l’Hellas Verona al Via del Mare, spicca per il divario che c’è stato proprio nel parametro dei recuperi, che è anche un po’ il termometro dell’atteggiamento della squadra. Ebbene, mentre gli scaligeri si sono attestati a quota 83 recuperi fatti, il Lecce ha recuperato appena 2 palloni.
Altre curiosità. La formazione salentina ha fatto più ripartenze contro il Verona (21), mentre ne ha subite di più ad opera del Milan (28). I giallorossi hanno commesso il maggior numeri di falli nel confronto con il Torino (19), mentre ne hanno subiti di più contro Roma e Sampdoria (19), hanno avuto la migliore percentuale di passaggi riusciti nel match con la Roma (83%), il peggior possesso palla nella sfida con la Juventus (33% contro 67%).
In media, nelle prime 12 giornate, il Lecce ha avuto un possesso palla del 39,67% (20’06 effettivi), ha tirato 9,66 volte (contro 15,25 dei rivali), ha calciato verso lo specchio della porta 5 volte (contro 7,41), di cui 2,91 (contro 5,5) dall’interno dei sedici metri rivali, ha creato 5,15 occasioni da gol (contro 9,5). Inoltre, ha commesso 12 falli e ne ha subiti 13, ha effettuato 297 passaggi riusciti, con una media del 79,33%, ha recuperato 65 palloni (contro 69), facendo 15,66 ripartenze e subendone 18.
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