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Antonio Calò
27 Settembre 2019
«Colpo importantissimo, quello messo a segno a Ferrara, contro la Spal. Perché i tre punti sono linfa vitale per la nostra classifica, ma anche perché sono stati conquistati con l’atteggiamento giusto e questo è stato un buon segnale, in quanto venivamo dalla batosta subita contro il Napoli. Inoltre, il successo è stato ottenuto con coraggio e soprattutto con quella personalità che era in parte mancata contro i partenopei». È comprensibilmente soddisfatto, il direttore sportivo Mauro Meluso, dopo la vittoria per 3-1 centrata nel turno infrasettimanale, che ha fatto balzare il Lecce a quota sei.
In prospettiva, a dare fiducia all’entourage giallorosso, oltre ai punti sin qui messi in cassaforte, è anche la convinzione che la squadra sia destinata a crescere…
«In questa prima fase del campionato, abbiamo dovuto fare i conti con la condizione atletica approssimativa di molti dei calciatori giunti nella seconda metà di agosto oppure in extremis, ma anche di uomini quali Mancosu, Benzar e Shakhov, che hanno avuto dei problemi fisici nel corso della preparazione. Ebbene, non sono tutti ancora al top, ma sono in crescendo e con il migliorare della forma fisica dei singoli crescerà anche il rendimento del collettivo che, tra l’altro, è stato parecchio rinnovato. Liverani sta svolgendo un ottimo lavoro, gestendo le risorse a disposizione. A Ferrara, out Tachtsidis, si è comportato molto bene Petriccione. I terzini Rispoli e Calderoni hanno spinto molto sulle rispettive corsie, Babacar ha lasciato intravedere il contributo che è in grado di garantire e tutti si sono espressi a buoni livelli. Questo non significa che raggiungeremo certamente il traguardo-salvezza, ma è la dimostrazione del fatto che abbiamo le nostre carte da giocare e che siamo decisi a farlo al massimo delle nostre possibilità».
Contro la Spal, il Lecce ha avuto quel coraggio che è mancato contro il Napoli?
«Contro i partenopei non penso sia stata una questione di scarso coraggio. Per fare risultato contro le big del calibro della compagine diretta da Ancelotti è necessario che tutti i calciatori chiamati in causa riescano a dare il 110%, sfoderando una prova priva di sbavature. Domenica non è accaduto».
Come valuta il bottino di 6 punti sul quale può contare il Lecce?
«Positivamente, ma ho un piccolo rammarico perché sono convinto che, contro il Verona, nella seconda giornata, non meritassimo di perdere. Dopo un primo tempo di grande sofferenza, anche a causa del fatto che in quel momento l’Hellas poteva contare su una condizione atletica migliore della nostra, nella ripresa avevamo il controllo della gara e sullo 0-0 ci è stato negato un rigore che a me è sembrato solare. Non comprendo come sia possibile che il Var sia intervenuto per fare ripetere la massima punizione che Gabriel ha parato ad Insigne e non lo abbia fatto per decretarla in nostro favore nel match contro gli scaligeri».
Domenica, al Via del Mare, arriverà la Roma…
«Si tratta di un’altra di quelle partite nelle quali il pronostico è nettamente contrario al Lecce, ma la affronteremo rinfrancati dalla vittoria colta a Ferrara, decisi a proseguire nel nostro percorso di crescita ed a provare a centrare il primo risultato utile in casa».
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