Parità (1-1) tra Pescara e Lecce nella 25esima giornata del campionato
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Redazione on line
25 Settembre 2019
La sfida della paura è vinta dal Lecce, cinico e compatto contro una Spal che va a sprazzi ma che - soprattutto - dimostra una difesa perennemente esposta alle intemperie del contropiede salentino. I giallorossi si impongono largamente (3-1) e con merito nel match salvezza del Mazza e si regalano una classifica serena. Per ora volano in trasferta e stentano in casa, al momento i dividendi comunque ci sono. La Spal perde i pezzi (dopo D’Alessandro domenica, ieri Di Francesco) ma soprattutto non ha identità. E la classifica piange.
Avvio scoppiettante e partita che si metterebbe in fretta sui binari preferiti dal Lecce: giallorossi raccolti a metà campo e pronti all’azione di rimessa. Babacar largo a sinistra, Falco falso «nueve» a destra per favorire gli inserimenti centrali di Mancosu. La Spal soffre, le maglie sono larghe, e dopo 11' va sotto: Babacar dribbla clamorosamente due spallini (Cionek e Murgia) che parevano in vantaggio sul pallone a centrocampo. Il "puma» leccese vola in area e viene steso da Felipe prima della battuta.
Mancosu dal dischetto è implacabile. Match, in apparenza, in mano alla squadra di Liverani. Invece è uno strappo individuale di Petagna a ristabilire la parità: il bomber biancazzurro prende palla e arriva in area da solo, appoggia a Cionek il cui cross è addomesticato da Murgia per Di Francesco che lascia partire il rasoterra del pari (17'). La Spal sale di tono, inizia a fare la partita.
Impegna Gabriel con Felipe. Ma proprio in pieno recupero di tempo riappare la lama acuminata del contropiede leccese: angolo Spal, palla persa e in un amen Falco si trova davanti a Berisha. La conclusione però esce.
La Spal non coglie il segnale: riparte molle. Missiroli perde palla banalmente, Reca nel tentativo di toglierla a Falco la passa a Calderoni che spara: deviazione decisiva di Vicari e Lecce in vantaggio. Come dire: rete confezionata con la forte complicità di casa Spal. E poi piove sul bagnato nelle fila estensi: al 12' deve uscire il migliore, Di Francesco, per un problema muscolare. La Spal arranca, il Lecce fa diga e riparte. Al 19' Rispoli in coast to coast vola fin davanti a Berisha e poi si divora un gol fatto.
Ma la sentenza è solo rimandata. Al 28' un contatto tra Cionek e Mancosu è un secondo rigore, stavolta generosamente assegnato da Rocchi. Mancosu glaciale per il 3-1 e l’all-in Lecce al Mazza. Dopo Torino, espugnata Ferrara. Per la Spal è crisi nera.
TABELLINO:
Lecce batte Spal 3-1 (1-1)
Spal (3-5-2): E. Berisha; Cionek, Vicari, Felipe (10' st Igor); Di Francesco (12' st Strefezza), Murgia, Missiroli, Kurtic, Reca (32' st Valoti); Floccari, Petagna (Thiam, Letica, Valdifiori, Moncini, Sala, Tomovic, Paloschi, Cannistrà, Jankovic). All.: Semplici
Lecce (4-3-1-2): Gabriel; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Majer (28' st Imbula), Petriccione, Tabanelli; Mancosu; Falco (39' st La Mantia), Babacar (23' st Shakhov). (Vigorito, Riccardi, Vera, Benzar, Dumancic, Meccarello, Dubickas, Gallo, Lo Faso). All.: Liverani
Arbitro: Rocchi di Firenze
Reti: 11' pt Mancosu (rigore), 17' Di Francesco; 2' st Calderoni, 28' Mancosu (rigore)
Recupero: 3' e 5'
Angoli: 9-1 per la Spal
Ammoniti: Babacar, Calderoni, Igor
Spettatori: 13.299
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