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Eccellenze lucane, tanti premi

 
Antonella Millarte

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Antonella Millarte

Perillo e Teora con la medaglia d'oro di Venosa

Perillo e Teora con la medaglia d'oro di Venosa

Vino, Bruxelles incorona le Cantine di Venosa. Oliva infornata, vince ad Ascoli

Martedì 05 Luglio 2016, 17:34

Eccellenze lucane, premi e qualità avanzano di pari passo. E’ stata una settimana d’oro per il vino e le olive della Basilicata, entri sul podio più alto. La Cantina di Venosa (nel potentino) ha trionfato al Concours Mondial de Bruxelles, uno dei più prestigiosi premi internazionali del vino, conquistando la medaglia d’oro con l’Aglianico del Vulture Doc Gesualdo 2011. La competizione, che è una sorta di «campionato del mondo» della degustazione di vini, si è svolta a Plovdiv (Bulgaria) dal 29 Aprile al 1 Maggio con la partecipazione di circa 9.000 vini provenienti da 51 Paesi. Sommeliers, buyers, importatori, giornalisti e wine blogger – in tutto 320 degustatori di vino di 54 nazionalità - si sono riuniti per tre giorni per valutare i vini in concorso. Insomma, una grande sfida vinta per la Cantina di Venosa che, attraverso questo nuovo riconoscimento, gratifica i soci per il notevole impegno. «Riusciamo a produrre vini di qualità utilizzando tecniche e trattamenti green sia in vigna che in cantina», fa notare soddisfatto Francesco Perillo. La premiazione si è tenuta a Roma nell’ambasciata bulgara e, commenta il direttore commerciale Antonio Teora, «questo è il trionfo del Made in Basilicata».


Con l’oliva infornata di Ferrandina, l’azienda Lacertosa (nel materano) ha vinto il Concorso «Monna Oliva» per le migliori olive da tavola italiane della categoria «grinze». La premiazione è avvenuta ad Ascoli Piceno soffermandosi oltre che sulla oliva Maiatica di Ferrandina, anche sulla pugliese Bella di Cerignola e su quella ascolana. Ad dare un tocco in più c’è che il premio è andato ad una impresa agricola lucana gestita tutta al femminile.


«Essere nuovamente riconosciuti per qualità tra le olive da mensa e da tavola – ha dichiarato l’assessore alle Politiche agricole e forestali Luca Braia - è un ulteriore prova che la Basilicata, dopo l’approvazione della legge regionale sull’olivicoltura nel 2015, ha intrapreso la direzione giusta del forte legame identitario tra prodotto e territorio».

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