Un raid in piena regola, che ha rovinato il sabato al mare di centinaia di famiglie e causato danni anche all’immagine degli stabilimenti balneari della zona di Apani. E chissà che non fosse questo (oppure un «avvertimento» ai gestori dei parcheggi) l’obiettivo di chi nel tardo pomeriggio ha colpito nelle aree sosta di Lido San Benedetto, Lido del Sole, Apani Beach e Guna Beach Club. Devastate decine di auto lasciate nei parcheggi. Parabrezza sfondati, pneumatici bucati, specchietti distrutti e carrozzerie ammaccate, mentre i proprietari erano a godersi gli ultimi scampoli di sole. Alcune auto sono state rimosse con il carro attrezzi, avendo tutte e quattro le gomme fuori uso.
L’azione sarebbe scattata quando non c’erano più i custodi. Ad accorgersi dell’accaduto i bagnanti che nel fare ritorno a casa hanno trovato l’amara sorpresa. La notizia si è subito sparsa tra chi era in spiaggia e, in breve, almeno una quarantina di proprietari di auto hanno realizzato quanto accaduto. Sul posto sono arrivate le pattuglie della polizia, che hanno avviato le indagini per risalire ai responsabili. Si cercano eventuali telecamere di videosorveglianza nei dintorni, perché i parcheggi non ne sarebbero dotati. Le aree sosta non sarebbero custodite, almeno non per tutta la giornata. Quasi ovunque, il costo della sosta nelle aree private serdestinate al servizio individuate dal Comune, con apposito bando, è di 4 euro al giorno, e quasi ovunque si leggono i cartelli in cui la direzione dello stabilimento o i gestori del parcheggio sono esonerati da responsabilità in caso di furto o danneggiamento dei veicoli.
Un danno materiale per i proprietari delle auto, si diceva, ma anche di immagine per gli imprenditori balneari che hanno investito per garantire un’offerta di qualità. Ogni pista perciò resta aperta: dal raid di balordi a un'azione mirata a colpire i lidi o i gestori dei parcheggi.