Sabato 06 Settembre 2025 | 14:33

Francavilla Fontana, appello per l’omicidio di Paolo Stasi: la difesa chiede uno sconto di pena

 
A Francavilla Fontana domenica la marcia per la legalità dopo l'omicidio di Paolo Stasi

Il legale di Borracino propone 16 anni. In primo grado ne erano stati inflitti 20. Il 19enne di Francavilla Fontana fu freddato a colpi di pistola il 9 novembre 2022 davanti al portone di casa

Martedì 25 Marzo 2025, 14:51

FRANCAVILLA FONTANA - Proposta di concordamento della pena avanzata dal difensore di Luigi Borracino per ridurre in appello, da 20 a 16 anni di reclusione, la condanna per l’omicidio di Paolo Stasi, il 19enne di Francavilla Fontana freddato a colpi di pistola il pomeriggio del 9 novembre 2022 davanti al portone dell’abitazione in cui viveva con la famiglia, in via Occhibianchi.

L’istanza è stata depositata nei giorni scorsi dall’avvocato Maurizio Campanino, legale di fiducia dell’imputato che, all’epoca dei fatti, non aveva ancora raggiunto la maggiore età. Alla base della richiesta di riduzione della condanna c’è il riconoscimento della continuità fra i due reati contestati: oltre all’omicidio, il Tribunale per i minorenni di Lecce ha condannato Borracino per spaccio di droga. Spaccio che, nella ricostruzione dell’accusa, sarebbe stato il movente dell’omicidio riconducibile a un debito pari a 5mila euro maturato da Stasi e dalla madre per il consumo di sostanza stupefacente.

Il concordamento ha già ottenuto il parere favorevole del procuratore generale, ferma restando la contestazione delle aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. I giudici di secondo grado si pronunceranno il prossimo 24 aprile. La data dell’udienza del processo d’appello, inizialmente prevista per il 26 marzo, è stata rinviata d’ufficio.

Per il Tribunale dei minorenni di Lecce, presieduto da Lucia Rabboni, Borracino era «capace di intendere e volere al momento dei fatti», tenuto conto di quanto emerso dalle intercettazioni disposte nell’inchiesta.

Nelle motivazioni della sentenza di primo grado si legge che l’imputato «ha dimostrato una non comune capacità a delinquere che è emersa dalla lucida preordinazione dell’omicidio, peraltro ai danni di una persona considerata amica».

Il prossimo 8 aprile riprende il processo in Corte d’Assise a Brindisi, in cui è imputato Cristian Candita, 22 anni, accusato di omicidio in concorso per aver accompagnato Luigi Borracino nei pressi dell’abitazione di Paolo Stasi il pomeriggio del 9 novembre. Anche nei confronti di Candita, difeso dall’avvocato Maurizio Campanino, sono contestate le aggravanti dei futili motivi e della premeditazione. Con l’accusa di spaccio di droga sono imputate davanti alla Corte d’Assise altre cinque persone, tra cui la madre di Stasi, difesa dall’avvocato Francesco Monopoli.

La donna, al tempo stesso, è parte civile assieme al marito e alla figlia ed è rappresentata in giudizio dall’avvocato Domenico Attanasi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)