CISTERNINO - Anche quest’anno il borgo antico medievale di Cisternino si è trasformato in una suggestiva Betlemme, grazie alla rappresentazione vivente «Il paese diventa presepe». Un evento che si conferma un appuntamento imperdibile del Natale, capace di attrarre un vasto pubblico di ogni età. Fin dalla prima rappresentazione dei giorni scorsi, una lunga fila di visitatori, tra famiglie, nonni e nipoti, si è snodata pazientemente davanti a Porta Piccola, l’ingresso nel cuore del borgo. Un’attesa che si è trasformata in un’occasione di socializzazione e condivisione. Alcuni organizzatori raccontano che «il presepe di Cisternino non è una semplice rappresentazione ma un vero e proprio viaggio nel tempo, reso possibile dalla passione e dalla cura minuziosa per ogni dettaglio». Il borgo infatti rivive in una veste inedita: le antiche abitazioni in pietra narrano storie secolari, le botteghe artigiane risuonano del battere di martelli e incudini, gli spazi all’aperto diventano stalle che profumano di fieno e animali, le donne sono indaffarate e preparano le tradizionali orecchiette, il pane e le pettole. I bambini riscoprono e imparano antichi mestieri ormai quasi dimenticati. I vicoli tortuosi, gli spiazzi nascosti, le case addossate e le scale che si arrampicano sugli edifici creano una scenografia naturale di straordinaria suggestione, accogliendo i numerosi personaggi della sacra rappresentazione. A impersonare Gesù saranno undici neonati che si alterneranno durante le rappresentazioni, mentre oltre 220 i figuranti, tra cui 50 bambini e ragazzi, animano la scena con la loro presenza. «Il paese diventa presepe» è un titolo evocativo che racchiude l’essenza di un progetto nato dalla sinergia tra la parrocchia, l’amministrazione comunale e le tante associazioni del territorio. Un esempio virtuoso di collaborazione che testimonia l’impegno della comunità cistranese nel preservare le proprie radici e nel condividere la magia del Natale. L’ambientazione, curata anche nei costumi, trasporta il visitatore ai primi anni del ‘900, un’epoca che evoca immagini di vita semplice e valori autentici. L’edizione 2024 è guidata dal tema del sogno. Come spiegano gli organizzatori, «il sogno è quello di Maria, di Giuseppe e di Dio, che si abbracciano e si fondono in un unico sogno d’amore». Un messaggio potente che invita alla riflessione e alla condivisione. Lungo il percorso, viandanti e messaggeri non si limitano a indicare la strada ma offrono spunti di arricchimento interiore, guidando il pubblico in un viaggio non solo fisico ma anche spirituale. Il percorso ha inizio in piazza Mazzini, nota come Porta Piccola, e termina in piazza Garibaldi, Porta Grande. L’ingresso è gratuito e non necessita di prenotazione. Per agevolare l’afflusso dei visitatori sono state predisposte otto aree di parcheggio. Le prossime rappresentazioni si terranno il 29 dicembre, il 5 e il 6 gennaio, dalle ore 16 alle ore 20.30.

Oltre 220 figuranti animano l’iniziativa promossa dalla parrocchia, dal Comune e dalle associazioni
Sabato 28 Dicembre 2024, 10:02