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Brindisi, Italsistemi salverà la Dar, chiude lo stabilimento Dema

 
Antonio Portolano

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Antonio Portolano

Brindisi, Italsistemi salverà la Dar, chiude lo stabilimento Dema

Il Tribunale di Napoli ha accolto la domanda di concordato preventivo di gruppo: nessuna interruzione, Dar continuerà trasferendo le attività ad Italsistemi

Venerdì 07 Luglio 2023, 13:38

BRINDISI - La buona notizia è che lo stabilimento della Dar (86 dipendenti) sarà salvato in toto da Italsistemi. Quella spiacevole è che lo stabilimento Dema di Brindisi (67 dipendenti) chiuderà e sarà accorpato a quello di Somma Vesuviana.

È quanto è scritto nel decreto con cui il Tribunale di Napoli ha accolto la domanda di concordato preventivo di gruppo delle società Design Manufactoring Spa, Cam Srl e Dema Apulia Region Srl- Dar, la quale prevede, tra l'altro, la prosecuzione dell’attività di impresa in via indiretta di Dar, con il trasferimento dell’azienda ad Italsistemi o società dalla stessa partecipata. Il decreto - sciogliendo la riserva assunta all’udienza del 21 giugno - è stato emesso nelle scorse ore dalla Settima sezione civile del Tribunale di Napoli composto dai magistrati Gianpiero Scoppa (presidente), Francesco Paolo Feo (giudice), Livia De Gennaro (giudice relatore). Disco verde dal Tribunale di Napoli - nell'ambito della procedura relativa alla crisi del Gruppo Dema - alla procedura di concordato preventivo di gruppo delle società Design Manifacturing Spa, Cam Srl e Dema Apulia Region.

«Le società ricorrenti - è scritto nel decreto - hanno basato la propria proposta di concordato su un piano che prevede in sintesi: la prosecuzione dell’attività di impresa da parte di Dema e Cam in regime di “continuità diretta”; la prosecuzione dell’attività di impresa da parte di Dar in regime di “continuità indiretta” attraverso il trasferimento dell’intera azienda in capo ad Italsistemi Spa (o società di nuova costituzione partecipata dalla stessa)».

In particolare «per la prosecuzione della attività di impresa - è scritto sempre nel decreto del Tribunale di Napoli - in via diretta da parte di Dema e Car è stato predisposto un piano industriale contenente la analitica individuazione dei costi e dei ricavi attesi, del fabbisogno finanziario e delle relative modalità di copertura nell’orizzonte temporale 2023-2028».

Il futuro Di Dema

«In particolare, il piano industriale Dema prevede l’implementazione di una serie di interventi funzionali al recupero della redditività in una situazione di equilibrio economico e finanziario tra cui: la chiusura dello stabilimento di Dema sito in Brindisi e l’accertamento di tutte le lavorazioni presso lo stabilimento di Dema sito in Brindisi e l’accentramento di tutte le lavorazioni presso lo stabilimento di Dema in Somma Vesuviana; l’efficientamento della

capacità produttiva e la stipula di accordi di revisione al rialzo del prezzo dei prodotti finiti, il tutto in funzione dell’incremento del fatturato e dei margini; l’effettuazione di una serie di investimenti funzionali ad ottimizzare i processi interni e l’efficienza produttiva e che hanno ad oggetto , inter alia, il tooling e l’approvvigionamento dei materiali, i sistemi iT, il lajout e l’organizzazione degli stabilimenti e l’automazione. È previsto che le risorse finanziarie necessarie per la implementazione del piano industriale Dema/Cam e, in particolare, per eseguire gli investimenti previsti, saranno messe a disposizione da parte dei soci di maggioranza di Dema (precisamente, Bybrook Capital Master Found LP, Bybrook Capital Badminton Fund Lp e Bybrook Capital Hazelton Master Found Lp) mediante versamenti a fondo, in esecuzione dell’impegno assunto».

Il futuro di dar

«Per quanto riguarda, invece, la prosecuzione dell’attività di impresa in via indiretta da parte di Dar, si prevede il trasferimento dell’azienda in capo ad Italsistemi (o società dalla stessa partecipata), che ha formulato offerta irrevocabile di acquisto. L’acquisto da parte di Italsistemi dell’azienda di Dar avrà luogo immediatamente dopo eventuale omologazione del concordato nei tempi tecnici all’uopo necessari». È presumibile che Italsistemi, se non vi saranno offerte migliorative, acquisterà l'azienda Dar (continuità indiretta), le altre aziende continueranno direttamente come da piano presentato.

Le altre disposizioni

Nel decreto è «prevista la nomina a Giudice delegato della dottoressa Livia De Gennaro e la nomina commissario giudiziale l’avvocato Giacomo D’Attorre. Si stabilisce inoltre come data iniziale e finale per l’espressione del voto dei creditori rispettivamente del 27 ottobre e del 20 novembre prossimi e si fissa per la comunicazione del provvedimento ai creditori il termine di giorni 15 dalla data del deposito del decreto di apertura e si fissa il termine di giorni 15 entro i quale il debitore dovrà depositare nella cancelleria del Tribunale la somma di euro 600.000 (pari al 50% delle spese ritenute necessarie per l’intera procedura che nel piano sono state complessivamente indicate pari ad euro 1.200.000 e, segnatamente euro 700.000 per Dema, euro 350.000 per Dar ed euro ed euro 150.000 per Cam), mediante versamento sul conto corrente della procedura.

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