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«La Asl Brindisi perde l’occasione di cure gratuite rivolte alle donne»

 
Redazione Brindisi

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La Fials contro la mancata adesione ad un’iniziativa proposta dalla Regione. Marrazzi: «È grave, specie se le liste d’attesa sono infinite ed i costi dei privati proibitivi»

Sabato 22 Aprile 2023, 13:41

BRINDISI - Ennesima bufera sulla Asl di Brindisi, questa volta a seguito della mancata adesione ad una campagna di prevenzione promossa dalla Regione Puglia - particolarmente centrata sulla salute delle donne - che avrebbe potuto consentire anche alle cittadine della provincia di Brindisi di beneficiare di una serie iniziative gratuite finalizzate appunto alla prevenzione.

«Conosci previeni e cura»: si intitola così la campagna avviata dalla Regione alla quale numerose Asl della Puglia hanno aderito ritenendo utile offrire tale opportunità alle proprie cittadine. Non è stata invece presa in considerazione a Brindisi, scatenando la dura presa di posizione del sindacato Fials.

«L’Asl di Brindisi perde di vista il paziente e l’opportunità di cure gratuite ai cittadini», si legge in una nota della segretaria nazionale Fials e reasponsabile del coordinamento Donne Fials, Elena Marrazzi. «Ancora una volta - aggiunge la segretaria - l’Azienda sanitaria di Brindisi ha perso una ghiotta occasione per far parlare (bene) di sé ma, soprattutto, di dimostrare la propria attenzione verso la salute dei cittadini e, nel caso specifico, delle donne. Quella brindisina - afferma tra le altre cose la segretaria - è tra le pochissime Asl pugliesi a non avere aderito alla campagna promossa dalla Regione Puglia “Conosci, Previeni, Cura”. Un’iniziativa dedicata proprio alla salute delle donne attraverso la quale le aziende sanitarie pugliesi promuovono iniziative ed eventi gratuiti tesi all’informazione, alla prevenzione ed alle cure per le donne».

In effetti la proposta avanzata dalla Regione avrebbe comportato la possibilità di fruire gratuitamente di servizi clinici, diagnostici e informativi in una serie di ambiti specialistici, come cardiologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pneumologia, psichiatria e senologia.

Da qui gli interrogativi della segretaria Fials: «Si tratta di un mero errore? Una “svista” da parte di chi aggiorna il Portale della salute della Regione Puglia che non ha provveduto ad inserire l’Asl brindisina tra quelle aderenti alla campagna? Vorremmo tanto fosse così, ma temiamo che le cose stiano in maniera differente. Ed allora - conclude Elena Marrazzi - mi chiedo, da donna prima ancora che da responsabile del Coordinamento donne di Fials, come è possibile che, nonostante ci siano tantissime donne che non hanno la possibilità di accedere al privato e che sono costrette ad attendere il proprio turno nelle lunghissime liste d’attesa, si è persa l’occasione di partecipare a questo progetto di prevenzione e di cura gratuito? Cosa lo ha impedito? Di chi sono le responsabilità?».
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