Pressioni su ex dirigente del Comune: indagato il sindaco di Brindisi
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Pierluigi Potì
07 Marzo 2021
BRINDISI - Brindisi e l’Albania, divisi dal mare, ma legati indissolubilmente da una pagina di storia che giammai potrà ingiallire.
Sono trascorsi ben tre decenni da quel 7 marzo 1991, il giorno dello sbarco nel porto di una marea umana composta da 27mila disperati, e quelle stesse emozioni, quell’impareggiabile slancio di solidarietà e generosità di cui i brindisini si resero protagonisti senza... battere ciglio, sono rivissute ieri in concomitanza del trentennale, organizzato per rinverdire quello storico evento.
Nella suggestiva cornice del lungomare, ai piedi della Scalinata Virgiliana, il sindaco Riccardo Rossi (e, idealmente, l’intera comunità locale), alla presenza dell’ex sindaco (in carica in quel lontano 1991) Pino Marchionna, del presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e del presidente del Consiglio regionale Loredana Capone, ha accolto il premier albanese, Edi Rama, rinsaldando il legame che unisce i due popoli. «A fare la differenza quel giorno - ha dichiarato Rossi - fu la gente comune che aprì le case e condivise il cibo con gente mai vista prima, dimostrando un senso di accoglienza e solidarietà fuori dal comune, guidata da un giovane sindaco socialista al quale non possono che andare i ringraziamenti di tutti per come seppe gestire una difficilissima situazione di emergenza. Per questa ragione, rivendico oggi la necessità, il dovere dello Stato (che quel giorno fu clamorosamente assente prima e durante lo sbarco) di riconoscere a questa città una medaglia d’oro al valore civile, un premio sinora mai arrivato».
E’ stata poi la volta di Emiliano, che quel giorno si trovava a Brindisi in quanto pubblico ministero presso il Tribunale della città messapica: «Brindisi era il simbolo di un grande impero, il simbolo della capacità di superare i suoi limiti e ha mantenuto questa vocazione. E noi siamo qui a ribadire che Brindisi sente questa vocazione, di essere il termine di una grande strada che partiva da Roma e che però è anche l’inizio di un cammino che noi intendiamo proseguire abbracciando l’intera umanità, partendo da Brindisi. La capacità di organizzare i flussi migratori con intelligenza farà la ricchezza di tutti coloro che si misureranno con questo compito e farà grande la memoria dei popoli che assumeranno questa responsabilità».
Infine, le parole di eterna gratitudine del premier albanese: «Qui a Brindisi - ha detto -, trent’anni fa, abbiamo toccato con mano qual è la vera solidarietà tra popoli, non quella dei politici e delle promesse poi non mantenute, ma quella genuina e spontanea. Spero che questo matrimonio battezzato dal mare sia felice in eterno e sarebbe bello, in futuro, venire qui a
Brindisi con l’opportunità, se il sindaco vorrà, di ammirare anche un piccolo museo da allestire in qualche spazio per ricordare nel tempo questa pagina di storia».
Prima di concludere il suo intervento, Rama ha elogiato l’ex sindaco Marchionna («E’ bastato un giorno per farne una figura storica da noi in Albania e dovrebbe essere impiegato dal vostro governo per dare lezioni ai politici che vogliono governare l’Italia, ma sono... ossessionati dalle barche») ed è stato protagonista di un simpatico siparietto con Emiliano quando, rivolgendo lo sguardo verso di lui, gli ha detto: «Brindisi è più bella di Bari, non è colpa tua, ma è un dato di fatto».
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