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Vita amministrativa
Redazione online
23 Novembre 2020
Il Comune di Brindisi
BRINDISI - Battaglia senza esclusione di colpi tra opposizione e maggioranza sul bilancio previsionale, per la cui approvazione il sindaco e la giunta hanno chiesto l’intervento del commissario ad acta dopo le dimissioni dell’assessore al Bilancio e il parere negativo espresso dal dirigente ai Servizi Finanziari, Simone Simeone. Richiesta analoga che era partita nei giorni precedenti anche dalle stesse opposizioni in un incontro col prefetto Caterina Bellantoni.
La polemica tra le parti dopo la conferenza stampa del sindaco e le dichiarazioni dell’ex assessore al Bilancio, Cristiano D’Errico, riguarda non solo le dichiarazioni di quest’ultimo, ma anche la contestazione della decisione del primo cittadino di chiamare in campo un «arbitro» terzo. Da un lato le opposizioni, che dopo aver chiesto l’intervento del commissario «bacchettano» il sindaco e la giunta di non aver proceduto all’approvazione del bilancio previsionale ed in particolare Forza Italia che chiama in causa il Pd per le sue «responsabilità» politiche ed attacca il segretario cittadino Francesco Cannalire «reo» per gli azzurri per il fatto che «quale esponente del partito di maggioranza al Comune, avrebbe preso parte all’attività della Giunta con metodi altrettanto discutibili, aggirando perfino i suoi stessi assessori e consiglieri». Accuse a cui lo stesso Cannalire replica a stretto giro chiedendo una immediata rettifica a Forza Italia, riservandosi di procedere alle vie legali e contestando: «nella parte in cui si riferisce che il sottoscritto abbia preso parte all'attività della giunta. Nello specifico, infatti, l'ex assessore ha riferito di riunioni di maggioranza, in cui lo stesso partecipava in qualità di esponente delegato del partito Art.1- Leu, nelle quali, come consuetudine, si condividono scelte e programmi per l'azione politica dell'amministrazione comunale.
È bene ribadire che nelle riunioni di maggioranza partecipano tutte le forze politiche e ognuna dà il proprio legittimo contributo. La lettura forzata e tendenziosa data nel comunicato di Forza Italia è lesiva della mia immagine, della mia correttezza e del mio rispetto per i ruoli istituzionali ad ogni livello. Le possibilità sono due: o è un errore voluto o lo è per ignoranza delle più elementari regole della democrazia. Nel primo caso si tratta solo di un tentativo maldestro e goffo di gettare ombra sul mio ruolo politico e arrecarmi un ingiusto danno, nel secondo caso consiglio una scuola di formazione sia politica che giornalistica».
La «domenica politica» si era aperta con Cannalire che chiedeva all’opposizione il confronto in consiglio comunale e Forza Italia che contestava sindaco e maggioranza sulla scorta delle dichiarazioni dell’ex assessore al Bilancio.
FORZA ITALIA - Gli azzurri vogliono «vederci chiaro». «Chiederemo al Prefetto di monitorare sulle attività amministrative ed ai nostri Parlamentari di intervenire presso il Ministero competente perché si faccia luce sulla vicenda», sostiene Forza Italia. E attacca: «D’Errico sostiene che “i soldi vanno dati a chi ha realmente bisogno e non ai nullafacenti”.
Potrebbe apparire un’affermazione anche scontata; peccato che a pronunciarla è stato un ex assessore, membro della Giunta guidata proprio da quel Rossi che si è sempre autoproclamato paladino di legalità, rettitudine e giustezza. E cosa dire della discutibile gestione dei soldi pubblici sottesa nelle affermazioni di D’Errico? Nel suo comunicato, infatti, egli dichiara la sua volontà nel rivedere l’intera spesa pubblica previo confronto con le parti sociali, ma poi stroncato nel suo intento dal Sindaco Rossi, come nelle peggiori dittature comuniste. Ed infine, il colpo di scena. D’Errico tira fuori l’asso dalla manica e dichiara che anche l’assessore Borri avrebbe nutrito le medesime perplessità sulla incresciosa vicenda. Tuttavia, Borri non replica, lasciando intuire la grandezza del bavaglio che il buon Rossi gli ha subito conferito».
PARTITO DEMOCRATICO - «In queste ore leggiamo del ritrovato interesse delle opposizioni a proporre, in una prossima conferenza stampa, misure alternative per il bilancio comunale», ha esordito Cannalire. «Ancora una volta - ha proseguito -, la tempistica usata da certe forze politiche e dai consiglieri di minoranza, è palesemente sbagliata e scorretta dal punto di vista istituzionale. Il loro affannarsi a riparare la pessima figura fatta, con la strumentale richiesta al Prefetto di Brindisi di nomina di un commissario ad acta per lo schema di bilancio salvo tentare goffamente di defilarsi dopo che la stessa istanza è stata avanzata dal Sindaco, rischia di fargli commettere un altro errore e un grave sgarbo istituzionale. Non entriamo nel merito delle proposte che faranno nella loro conferenza stampa, ma possiamo dedurre che rispolvereranno i soliti slogan per tagli destinati a colpire le persone speculando sulle professionalità e sulle esperienze positive del Comune di Brindisi».
«È pacifico - ha aggiunto il segretario cittadino del Pd che solo successivamente all'adozione dello schema di bilancio da parte del commissario si dovrà aprire la fase di confronto nelle sedi opportune quali le commissioni consiliari e, in ultimo, il consiglio comunale dove, al contrario di quanto sostenuto in modo avventato da qualcuno, non ci saranno inciuci ma la possibilità di discutere in maniera trasparente del documento contabile».
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