La questione delle polveri giallo-arancioni di via Misericordia torna sul tavolo della V commissione regionale Ambiente. Lunedì 21 luglio, alle ore 12, un rappresentante del dipartimento di prevenzione della Asl Bt sarà in via Gentile per provare a fornire ulteriori elementi su una vicenda che attende di essere chiarita ormai da sette mesi.
L’audizione è stata richiesta nei giorni scorsi dalla consigliera regionale Grazia Di Bari (M5S) e dal gruppo territoriale pentastellato di Barletta. «Nell’ultima audizione dello scorso 13 maggio - ha dichiarato Di Bari - l’Arpa ha reso nota la composizione delle polveri campionate, che contenevano quantità rilevanti di fosforo totale, calcio, fluoruri e metalli tra cui alluminio, ferro e nichel. Per le opportune valutazioni di impatto sanitario l’Agenzia ha trasmesso le schede analitiche alla Asl/Bt che ho chiesto di ascoltare per capire quale possa essere l’impatto delle polveri sulla popolazione».
Di Bari ha poi specificato come «anche Legambiente, che segue la vicenda dall’inizio, e ha presentato un esposto in Procura, ha chiesto di mantenere alta l’attenzione, dal momento che sono passati mesi da quando il fenomeno è stato osservato per la prima volta, ovvero novembre 2024, e ancora non è stata resa nota l’origine delle polveri.
L’Arpa ha anche trasmesso alla Procura di Trani, che ha aperto un’indagine, una relazione sulla eventuale causa a monte, di cui non si è ancora avuta notizia, perché secretata». Va ricordato che Arpa Puglia ha condotto campionamenti a partire dalla metà di gennaio. Le operazioni di rilevamento delle polveri che si sono depositate su balconi, automobili, e giardini nelle vicinanze della zona industriale di Barletta, in particolare su via Trani e via della Misericordia, si sono concluse in 15 giorni e sono state accompagnate da un altro tipo di intervento. Gli operatori dell’agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale sono intervenuti, oltre che con i rilevamenti nelle aree interessate dal fenomeno, anche con ispezioni straordinarie nelle aziende di via Trani, Timac e Buzzi.
L’acquisizione della documentazione delle aziende ha riguardato un periodo da ottobre 2024 a gennaio 2025 ed è stata accompagnata da una verifica delle condizioni climatiche del trimestre per avere il quadro completo della situazione. In attesa di quella che sarà la conclusione delle indagini condotte dalla Procura, i pentastellati hanno chiesto che «la Asl dia informazioni chiare per cercare di tranquillizzare la popolazione. Vogliamo - ha chiosato la consigliera Di Bari - che tutti gli enti interessati si siedano allo stesso tavolo per dare risposte ai cittadini di Barletta».