Sabato 06 Settembre 2025 | 08:55

Barletta, villa Bonelli «dimenticata» cantieri chiusi e fondi a rischio

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, villa Bonelli «dimenticata» cantieri chiusi e fondi a rischio

Coalizione civica: in Aula per discutere i progetti finanziati dal Pnrr. Attualmente è in corso una variante di progetto, in attesa di riscontro da parte della Soprintendenza

Lunedì 30 Giugno 2025, 13:35

13:43

BARLETTA - Sui cancelli di Villa Bonelli c’è ancora il cartello «lavori in corso» ma ora i fondi Pnrr sono a rischio. A denunciarlo sono i consiglieri di Coalizione civica, Carmine Doronzo e Michela Diviccaro che, con il supporto degli attivisti, hanno chiesto la convocazione di un consiglio comunale monotematico per discutere di quella che è la situazione di tutti i progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.

«Villa Bonelli, oasi verde periferica tra le più amate dalla comunità - hanno affermato i due consiglieri - avrebbe dovuto riaprire entro 6 mesi dalla sua chiusura o, almeno, così annunciava il sindaco Cannito all’inizio dei lavori nel luglio 2024. Peccato che le opere, finanziate con 2 milioni di euro del Pnrr, avviate ufficialmente il 18 luglio 2024, con ipotesi di consegna prevista per il 31 dicembre  2024, slittata a maggio 2025, non siano ancora concluse». Secondo quanto riportato dal verbale della cabina di regia Pnrr riunitasi lo scorso 29 maggio, è stata concessa, ad aprile, la proroga su tutte le attività (lavori per la serra e azioni di valorizzazione e comunicazione) al 31 luglio 2025.

Attualmente, sempre secondo quanto riportato dal verbale della cabina di regia, è in corso una variante di progetto, in attesa di riscontro da parte della Soprintendenza. «Oggi - hanno sottolineato Doronzo e Diviccaro - il cantiere è paralizzato: la chiusura ha tolto agli anziani e alle famiglie della zona uno dei pochi polmoni verdi disponibili, l’ombra, le passeggiate e la socialità che un giardino pubblico può offrire».

«L’amministrazione - aggiungono i consiglieri - sostiene che il blocco sia dovuto a continui rinvii tecnici. Villa Bonelli doveva essere già fruibile da tempo e le giustificazioni sono inaccettabili quando il tema è la cura del bene comune. Sullo sfondo, l’episodio di inciviltà di qualche giorno fa in largo Ariosto dove sono stati incendiati due alberi, entrambi risultati tra i più sani secondo l’ultimo censimento del verde».

Quest’ultimo riferimento coinvolge nella riflessione il tema della manutenzione del verde che, secondo i civici, per il sindaco Cannito sarebbe «solo un costo». «Tale affermazione - hanno aggiunto Doronzo e Diviccaro - contrasta con la nostra visione, condivisa da numerosi studi, secondo la quale il verde urbano non è un costo, ma un investimento per la salute, la lotta alla crisi climatica e per la qualità della vita. Ciò che accade a Villa Bonelli è emblematico: un luogo strategico per la rigenerazione urbana, oggi chiuso, lontano da una progettazione partecipata e con i Pnrr a forte rischio di revoca. Serve responsabilità, trasparenza e urgenza nell’azione amministrativa».

Alla luce di queste considerazioni, Coalizione civica Barletta ha chiesto «la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla gestione dei fondi Pnrr, sullo stato di attuazione degli interventi previsti, sui rischi di perdita dei finanziamenti a causa dei ritardi dell’amministrazione Cannito nella loro realizzazione. Barletta merita di più: merita rispetto, cura e investimenti concreti». Nelle scorse settimane, la stessa richiesta era stata formulata dal Movimento 5 Stelle, senza però, alcun riscontro da parte dell’amministrazione comunale.

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