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Barletta, dopo le polemiche e le critiche nasce l’osservatorio Sergio Ramelli

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, dopo le polemiche e le critiche nasce l’osservatorio Sergio Ramelli

Il dibattito sulla contestata vicenda va avanti da diverse settimane

Martedì 27 Maggio 2025, 13:12

BARLETTA - Nasce a Barletta l’osservatorio Sergio Ramelli. Lo scorso 14 maggio, il consiglio comunale ha approvato la proposta di Fratelli d’Italia di intitolare una via al 18enne militante del Fronte della Gioventù ucciso a soli 18 anni nel 1975 da estremisti di Avanguardia Operaia. Il dibattito sulla vicenda va avanti da diverse settimane con: da una parte il coordinamento per il «no» alla via per Sergio Ramelli costituito da 53 tra sigle di partito, associazioni, comitati e dall’altra Fratelli d’Italia supportata dal senatore di Forza Italia Dario Damiani, cui ora si aggiunge anche l’«osservatorio Sergio Ramelli».

«La nostra - hanno spiegato i promotori - è un’iniziativa culturale finalizzata a promuovere la memoria, la riflessione storica e il contrasto a ogni forma di violenza politica. La scelta dell’intitolazione rappresenta un atto di giustizia storica, volto a restituire dignità e verità a una vicenda troppo a lungo dimenticata. Ramelli, assassinato nel 1975 a soli 18 anni per le sue idee politiche, è simbolo di un’Italia ferita dagli estremismi, che ancora oggi interpella le nostre coscienze».

Nel manifesto costitutivo dell’osservatorio, non manca un riferimento alle polemiche di questi giorni. «Dispiace - hanno affermato i promotori - constatare che, anche a distanza di cinquant’anni, talvolta emergano reazioni polemiche che rischiano di oscurare il senso autentico di iniziative ispirate al principio della memoria condivisa e del rispetto per tutte le vittime dell’odio politico. In un contesto democratico e civile, non possono esserci ambiguità nel condannare la violenza, da qualunque parte essa provenga».

Partendo da questo, i promotori dell’osservatorio hanno annunciato il proprio impegno finalizzato «a vigilare affinché la delibera adottata dal consiglio comunale trovi piena e concreta attuazione, ma soprattutto alla promozione di occasioni di dialogo e approfondimento storico rivolte a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di costruire una memoria realmente inclusiva, capace di unire piuttosto che dividere».

L’attenzione per la costruzione di una nuova memoria rappresenta, per i promotori, il cardine di quelle che saranno le attività dell’Osservatorio. «Quello che è accaduto a Barletta – e le reazioni che ne sono seguite – costituisce uno spunto di riflessione sul valore della memoria e sul ruolo delle istituzioni nel garantire un dibattito pubblico libero, rispettoso e costruttivo».

Infine, un invito a «cittadini, associazioni, istituzioni e realtà culturali del territorio a partecipare alle iniziative promosse dall’Osservatorio, nella convinzione che solo attraverso la conoscenza, il dialogo e il rispetto reciproco sia possibile costruire una comunità più consapevole, giusta e coesa».

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