Sabato 06 Settembre 2025 | 23:15

Trani, allarme sosta selvaggia: oltre 600 multe e incubo viabilità nei ponti di primavera

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, allarme sosta selvaggia: oltre 600 multe e incubo viabilità nei ponti di primavera

Boom di infrazioni accertate dalla Polizia locale, incasso vicino a 40mila euro

Martedì 06 Maggio 2025, 15:19

TRANI - Oltre 600 contravvenzioni in 17 giorni e quasi 50 veicoli rimossi nello stesso periodo di tempo, per infrazioni accertate vicine a 40mila euro. Sono i numeri che l’assessore alla polizia locale, Cecilia di Lernia, ha rivelato per provare ad inquadrare lo scenario della circolazione a Trani ed il polso dell’utilizzo della rete viaria della città durante il lungo periodo dei ponti iniziato a Pasqua e terminato domenica scorsa.

RICHIAMO DEGLI EVENTI Il conteggio è iniziato dal 18 aprile dalle prime ore della notte, quando, per favorire lo svolgimento della processione di penitenza dell’Addolorata, la Polizia locale ha dovuto svolgere un imponente lavoro di predisposizione delle sedi stradali interessate dal corteo, liberandole da veicoli parcheggiati anche attraverso l’uso del carro attrezzi.

I vigili sono rimasti in costante servizio di presidio durante lo svolgimento dei riti del triduo pasquale ed anche nei giorni successivi, e nel frattempo hanno dovuto affrontare, come sempre, l’accesso imponente di visitatori a Trani, quasi tutti in auto e quasi tutti con l’auto nel centro della città. Ad accrescere il flusso la sospensione del servizio della sosta a pagamento, che ha reso profondamente appetibili anche le strisce blu, tuttora a costo zero.

INFRAZIONI E SANZIONI Da qui i tanti parcheggi impropri, soprattutto con due o persino quattro ruote sui marciapiedi, davanti agli scivoli per il passaggio di carrozzine di portatori di handicap, sulle strisce pedonali e negli spazi dei passi carrabili. Tutto questo è stato quasi sempre puntualmente sanzionato e non sono mancate le rimozioni, che costano mediamente 150 euro ciascuna.

Considerando una media di 50 euro per ciascuna sanzione, la Polizia locale dovrebbe aver accertato infrazioni per circa 40mila euro, un risultato tutt’altro che trascurabile cui hanno concorso non soltanto gli agenti a tempo pieno indeterminato, ma anche una batteria di 7 vigili a tempo determinato provenienti dalle graduatorie dei comuni di Molfetta, Canosa di Puglia e Minervino.

A fronte di questo scenario, però, c’è chi si sarebbe aspettato molto di più, soprattutto dal punto di vista del controllo preventivo. L’ex consigliere comunale Maria Grazia Cinquepalmi non esita a parlare di «giungla, fra disordine e indisciplina totale, perché - afferma - tutti sanno che a Trani non ci sono controlli, soprattutto nelle ore serali: parcheggi selvaggi, manovre assurde, pericolose, di fatto fuorilegge e fuori da ogni logica. E poi tanto, troppo traffico: queste auto non dovrebbero arrivare assolutamente nel centro della città, come del resto avviene in tante altre città. È necessario assumere con coraggio la decisione di chiudere tutta la zona centrale di Trani alle auto - è il suo appello - e creare concretamente zone di parcheggio in periferia».

«PRIMA LA SICUREZZA» L’assessore Di Lernia, dal suo canto, conferma che «scivoli e strisce pedonali sono il “cuore” di questo assessorato» e ringrazia i concittadini responsabili «che osservano le norme, ma soprattutto hanno senso civico e rispettano il prossimo. Inoltre - aggiunge la delegata del sindaco -, la nostra principale preoccupazione è mirata alla sicurezza della circolazione stradale sia per quanto concerne i conducenti dei veicoli a motore, sia con riferimento a ciclisti e pedoni. L’introduzione di aree pedonali gestite da varchi elettronici, pannelli informatori della velocità in marcia, piste ciclabili e connessi limiti di velocità nelle carreggiate adiacenti, vanno tutti in direzione di una mobilità più prudente e quindi sicura. E la Pubblica incolumità va sempre anteposta alla pur spiacevole questione della mancanza del senso civico».

Ma il caos di una Trani presa d’assalto, con effetto imbuto nel centro cittadino, non si può negare: «In occasione di grandi eventi come quello delle Frecce tricolori abbiamo dimostrato di essere perfettamente in grado di tenere le auto lontano dal centro cittadino - ricorda di Lernia -, ma questo richiede uno sforzo importante che, allo stato, non può ancora diventare strutturale. Dobbiamo lavorare insieme con tutte le parti in causa perché, progressivamente, lo diventi».

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