TRANI - Andria sta per laurearsi per la prima volta Comune riciclone fra i capoluoghi di provincia di Puglia, oltre che nella Bat. La stessa città federiciana, insieme con Trani e Minervino Murge, si prepara a portare a casa un super sconto, intorno a 100mila euro, sulla ecotassa regionale (tanto più alto quanto maggiore è la quantità dei rifiuti prodotti), essendo gli unici comuni della Bat capaci di superare la media del 75 per cento di raccolta differenziata. Sono questi i dati principali a pochi giorni dalla chiusura dei dati del 2024, sebbene manchino ancora all’appello le rilevazioni di dicembre (per quanto riguarda Trani e) quelle di novembre e dicembre con riferimento ad Andria.
ANDRIA, PRIMATO CONFERMATO Qui ad agosto si era operato lo storico sorpasso su Trani, e sempre ad Andria si procede con una media stabile del 76% mensile di rifiuti separati che, al momento, porta come risultato 76,18%. Trani va invece a folate ed è risalita oltre il 75% facendo segnare a novembre 2024 una media del 75,25%. Ci è arrivata, però, solo grazie ad una improvvisa ascesa del suo rendimento, passando a ottobre da 73,42 a 77,68, e poi migliorandosi ancora con il 78,45% di novembre che, allo stato è il migliore risultato dell’anno per la città e per la stessa Bat, giacché la punta massima toccata da Andria è stata del 77,1% a febbraio.
In ogni caso ben difficilmente Trani sarebbe in grado di rovesciare il primato di Andria alla fine del 2024, poiché un vantaggio di 60 centesimi percentuali su Trani appare incolmabile in un solo mese. Andria, peraltro, vanta anche una migliore produzione di rifiuti per cittadino, con una media di 36,73 chilogrammi, contro i 41,63 di Trani.
DOVE TRANI DEVE CRESCERE La città marittima, però, soffre costantemente il problema dei tanti locali che poco o nulla differenziano, nonché di tanti cittadini stanchi di farlo poiché poco motivati da una Tari che non solo non riesce ancora a premiare i virtuosi con la tariffa puntuale, ma nel 2024 è anche leggermente aumentata.
Di certo, dopo tre anni consecutivi di primato, l’avere chiuso il 2024 al secondo posto non può che rappresentare per Trani uno stimolo per fare sempre meglio, fermo restando che il risultato pratico più importante - superare il 75 per cento - è stato perfettamente centrato.
Probabilmente un ulteriore motivo di crescita per Trani sarà rappresentato dall’inizio dei lavori del secondo centro comunale di raccolta, previsto nei pressi dell’uscita Trani nord della statale 16 bis e destinato soprattutto al riuso, a conferma di quanto oggi il rifiuto debba necessariamente intendersi come risorsa.
Il terzo capoluogo di provincia, Barletta, chiuderà il 2024 con una media di differenziata intorno al 68,5% che è anche l’attuale aggiornato a novembre. La città di Eraclio soltanto a ottobre ha superato i 70 punti percentuali di rifiuti separati e produce una media di 37 chilogrammi di rifiuti per cittadino.
SORPRESONA MINERVINO Minervino Murge si ritaglia il ruolo di capofila dei virtuosi grazie ad un’impressionante percentuale del 76,33%, che però è aggiornata a settembre. Bassissima la quantità di rifiuti prodotti (25 chilogrammi pro capite) e dunque performance davvero di tutto rispetto per un centro certamente piccolo per dimensioni e popolazione, ma che per efficienza del servizio di igiene urbana e rispetto dell’ambiente avrebbe a questo punto molto da insegnare a tanti altri, e non soltanto nella sesta provincia.
L’altra città non capoluogo di provincia che meglio si è distinta nell’ultimo periodo è stata Canosa di Puglia, che a novembre 2024 mostra una media del 73,69% ed una produzione pro capite di 30,22 chilogrammi. Soltanto a novembre, per la prima volta, la città è scesa sotto il 70% facendo segnare 69,75%.
Margherita di Savoia sta a sua volta crescendo con la differenziata, portata finalmente a regime, maturando a novembre 2024 una media vicinissima al 57%, sebbene produca ben 56 chilogrammi di rifiuti pro capite, la quantità più alta dell’intera Bat.