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Barletta, nuova caserma dei vigili del fuoco: ora la bonifica, in estate i cantieri

 
Adriano Antonucci

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Adriano Antonucci

Barletta, nuova caserma dei vigili del fuoco: ora la bonifica, in estate i cantieri

La svolta, nel lungo e farraginoso percorso che porterà al trasloco del comando dalla sede di via Trani a quella di via Andria, sembra essere vicina

Mercoledì 20 Novembre 2024, 13:52

BARLETTA - Per la nuova caserma dei vigili del fuoco della provincia Bat è l’ora della gara d’appalto. La svolta, nel lungo e farraginoso percorso che porterà al trasloco del comando dalla sede di via Trani a quella di via Andria, sempre a Barletta, pare essere vicina.

Nell’area dell’ex mattatoio, individuata come sede della nuova caserma, è infatti in via di ultimazione la rimozione dei rifiuti resasi necessaria in seguito ad un incendio dell’agosto 2022, quando furono dati alle fiamme cumuli di materiale di diverso tipo ammassati abusivamente proprio lì dove sorgerà la struttura che ospiterà i vigili del fuoco della Bat.

Rifiuti da smaltire Il bando per l’affidamento del servizio di rimozione e smaltimento dei rifiuti giacenti nell’area fu pubblicato nello scorso mese di febbraio, ma Il cammino che porterà i vigili del Fuoco della sesta provincia pugliese nella nuova sede ha inizio addirittura nel 2013. A dicembre di quell’anno il Governo destinò circa 12 milioni (poi diventati 16milioni e 850mila euro con lo stanziamento di risorse aggiuntive nel marzo 2023) per gli interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’area.

Il finanziamento arrivò dopo che nel 2005 il comune di Barletta aveva individuato l’area dell’ex mattatoio come idonea e dopo che nel 2008 il Ministero dell’Interno trasmise il progetto preliminare della sede oggetto poi del finanziamento. Il 29 giugno 2017, il comune di Barletta ha ceduto all’agenzia del demanio l’area per poco più di un milione e mezzo di euro. Da allora, una serie di intoppi dovuti alla proprietà di alcune particelle catastali e a procedure burocratiche hanno frenato l’iter che potrebbe ora essere ad una svolta.

Agenzia del demanio Nei giorni scorsi il senatore di Forza Italia, Dario Damiani, ha fatto il punto della situazione con l’Agenzia del demanio e il sottosegretario alle Infrastrutture, on. Tullio Ferrante, coordinatore delle attività dei commissari straordinari alle opere pubbliche nelle regioni Basilicata, Campania, Molise e Puglia. «Dall’Agenzia del demanio - ha affermato Damiani - apprendo che si stanno espletando tutti gli adempimenti necessari, come la verifica di eventuale contaminazione del suolo sottostante e il collaudo. Parallelamente, si stanno predisponendo gli elaborati necessari per il successivo avvio della gara, che potrà essere bandita solo una volta concluso con esito favorevole l’iter relativo all’attuale fase».

Cronoprogramma Volendo provare a ipotizzare un cronoprogramma preciso, Damiani ha specificato che «si prevede di riuscire a chiudere la fase di rimozione dei rifiuti entro metà dicembre per poi avviare la gara, tenuto conto anche della pausa di fine anno, nei primi giorni del mese di febbraio 2025 e giungere alla stipula del contratto con l’appaltatore entro il prossimo mese di giugno». I lavori, della durata di 750 giorni, dovrebbero quindi iniziare, secondo quanto riportato da Damiani, «a luglio del 2025 per poi vedere la conclusione dell’intero procedimento a dicembre del 2027».

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