Fioccano le ordinanze relative alle restrizioni sugli orari di somministrazione di bevande alcoliche ed emissioni sonore nei locali della provincia BAT, ma fioccano anche le proteste degli esercenti. L’obiettivo è ridurre gli spostamenti notturni dei giovani, aumentando la sicurezza degli stessi e dei cittadini che frequentano le zone della movida.
Dopo le ultime riunioni del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica in prefettura, sono arrivate anche le ordinanze firmate dai sindaci di Trani, Bisceglie, Canosa di Puglia e Barletta. In breve, le indicazioni della Prefettura - condivise coi sindaci - prevedono nei locali pubblici emissioni sonore e somministrazione di alcolici sino all’una di notte dal lunedì al giovedì, e sino alle ore 2 dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi e prefestivi. Nei locali di pubblico spettacolo (discoteche autorizzate) le stesse saranno consentite sino alle ore 02.30 dal lunedì al giovedì, e sino alle ore 3.30 dal venerdì alla domenica e nei giorni festivi e prefestivi.
Le misure non sono mai state condivise dalla gran parte degli esercenti, i cui rappresentati di categoria hanno già fatto sentire la propria voce. Il tema si è riacceso nelle ultime ore con l’arrivo delle prime ordinanze da parte dei sindaci della sesta provincia che in sostanza ratificano quando stabilito con il Prefetto BAT Silvana D’Agostino. L’obiettivo delle restrizioni è quello di ridurre gli spostamenti notturni dei giovani, aumentando la sicurezza degli stessi e dei cittadini che frequentano le zone della movida.
All’appello delle ordinanze manca il comune di Andria, ma da palazzo di città hanno fatto sapere che le misure vigenti sul territorio federiciano sono già più restrittive rispetto a quelle richieste, motivo per cui l’ordinanza non è stata necessaria.
Piena adesione alle misure già adottate dal Prefetto all'esito del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica: così il sindaco, Amedeo Bottaro, con propria ordinanza, ha confermato fino al prossimo 30 settembre 2024 gli orari di interruzione delle emissioni sonore e della somministrazione di bevande alcoliche nei pubblici esercizi e locali di pubblico spettacolo durante il periodo estivo, nonché della vendita di bevande alcoliche negli h24.
Proprio qui si registra l'unica differenza rispetto a quanto già previsto nel Regolamento di polizia urbana, che dispone lo stop agli erogatori di alcolici dalle 22 fino alle 6: il limite estivo diventa le 7, in totale uniformità alle misure condivise con sindaci, forze dell'ordine e sindacati.
Per quanto riguarda la musica e alcolici nei locali, i titolari di licenza di pubblico spettacolo dovranno interromperne emissione e somministrazione alle 2:30 dal lunedì al giovedì, alle 3.30 dal venerdì alla domenica, festivi e prefestivi compresi. Per i titolari di altri esercizi pubblici, lo stop alla musica dal lunedì al giovedì è fissato all'1, dal venerdì alla domenica, festivi e prefestivi compresi, alle 2.
Bottaro riconosce che la movida «determina una movimentazione di massa, soprattutto giovanile, fra discoteche e pubblici esercizi ove la clientela è allietata con musica diffusa però ad alto volume. Sovente, poi alla guida di veicoli ci sono automobilisti sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o in stato di ebbrezza, fonti di pregiudizio per la sicurezza della circolazione stradale».