Un incontro inatteso e commovente nei fondali a due miglia dal porto di Trani ha visto protagonisti i sommozzatori del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara e l’equipaggio del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta. Durante un normale monitoraggio, i militari hanno assistito al rilascio di tre tartarughe caretta caretta, precedentemente soccorse e curate per annegamento e gas embolismo.
Dopo circa 20 giorni di degenza, le tartarughe hanno potuto tornare nel loro habitat naturale a circa 18 metri di profondità, in condizioni ottimali per la sopravvivenza. L’evento ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra istituzioni e associazioni ambientaliste per la tutela delle specie protette, confermata anche dal Protocollo d’intesa tra l’Arma dei Carabinieri e WWF Italia.
I Carabinieri Subacquei, presenti su tutto il territorio nazionale, operano non solo per soccorsi e ricerche in mare, ma anche per interventi di polizia giudiziaria, recupero di reperti archeologici e protezione dell’ambiente marino, confermandosi un’eccellenza nel campo della tutela ambientale.
















