Sabato 06 Settembre 2025 | 16:25

Barletta, stop alle auto lungo corso Vittorio Emanuele: commercianti infuriati

 
Giuseppe Dimiccoli

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Giuseppe Dimiccoli

Barletta, stop alle auto commercianti infuriati

La chiusura al traffico senza che alcuno sappia il perché: scatta il divieto il sabato, la domenica e i festivi.

Martedì 05 Marzo 2024, 15:09

BARLETTA - Una ordinanza di chiusura totale al traffico di corso Vittorio Emanuele che fa discutere e protestare. È scoppiato un vero e proprio vespaio non solo tra gli operatori commerciali a seguito del provvedimento che da sabato 9 marzo prevede il divieto di sosta ed il divieto di transito a tutte le categorie di veicoli - fatte eccezione per quelle di emergenza - nei giorni di sabato, domenica e festivi dalle 9 alle 23 nel tratto de principale corso cittadino tra via Consalvo da Cordova e via Nazareth.

Uno stop senza che alcuno sappia il perché, tanto che Francesco Divenuto, presidente cittadino di Confcommercio, non nasconde tutto il suo stupore. «Duole specificare che non ci è stato comunicato - sottolinea -. Il 26 gennaio siamo stati invitati dall’Amministrazione per parlare delle problematiche dei parcheggi nella zona 167 (tutt’ora in via di soluzione) e in quell’occasione abbiamo anche discusso della chiusura al traffico di Corso Vittorio Emanuele, giungendo ad un accordo: si sarebbe chiuso corso Vittorio Emanuele il sabato dalle 18/19 alle 23, e la domenica dalle 9 alle 23. Oggi però ci troviamo di fronte a tutt’altra cosa».

«A nostro parere, oltre a penalizzare fortemente le attività commerciali presenti nella zona, già sofferenti, non si risolve nessun problema ambientale - si stupisce non poco Divenuto -. Se questo è il motivo della chiusura al traffico. Dal momento che non si farebbe altro che intasare altre strade (come ad esempio via Geremia di Scanno, Pier Delle Vigne, via Ospedale dei Pellegrini e Piazza Aldo Moro) con il risultato che le concentrazioni dei gas di scarico aumenterebbero, per l’alta concentrazione di traffico».

«Precisiamo che in linea di principio i commercianti non sono contrari alla zone pedonali, se queste hanno a supporto parcheggi e mezzi pubblici che sopperiscono al divieto di transito e sosta – conclude Divenuto -. Lanciamo un appello all’amministrazione e approfittiamo di questa occasione per chiedere un incontro per cercare di trovare una soluzione alternativa».

Francesco Piscardi, presidente della associazione «Strade dello Shopping», tuona: «Ancora una volta ci troviamo a dover subire decisioni capestri da parte di questa amministrazione senza tener conto dei disagi che provoca agli abitanti delle strade limitrofe o ai diversamente abili che si ritroveranno a subire questa situazione».

Piscardi, nel completare il ragionamento, evidenza che: «l'evoluzione nord europea, moderna ed ecologica, rispettosa dei cittadini è "niente auto", cioè rendere difficile usare l'auto a favore di altri mezzi che le amministrazioni devono favorire e progettare prima di chiudere le strade. Servizi pubblici efficientissimi, piste ciclabili senza interruzioni che consentono di andare in bici da un punto ad un altro della città senza pericoli, e naturalmente parcheggi moderni e attrezzati limitrofi al centro cittadino. Tutto questo con tempi precisi: prima si progetta una città moderna e senza auto, prima si creano le condizioni e poi si chiudono le strade, Ma questo non è chiaro ai nostri amministratori. Ad ogni modo i commercianti sono favorevoli ad aree pedonali, purché si rispettino i modi per poter applicare le stesse».

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