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Trani, la Tari non aumenta e i cittadini tirano un sospiro di sollievo

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, la Tari non aumenta e i cittadini tirano un sospiro di sollievo

La rideterminazione dei tributi sarà esaminata nella riunione del Consiglio comunale ma i dati, complessivamente, non si discostano dal 2022

Martedì 18 Aprile 2023, 13:08

TRANI - La Tari non aumenta, né diminuisce. I cittadini potranno trovare qualche piccolo incremento o decremento rispetto all’anno scorso nell’ordine di pochi euro, ma sostanzialmente non ci saranno scossoni.

Tale notizia si può leggere alla pari del classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Chi si sarebbe aspettato uno sconto grazie ai risultati eccezionali della raccolta differenziata in città si professerà deluso, ma è anche vero che, proprio grazie a quelli, si è riusciti a fare fronte ad un aumento generico di costi che, diversamente, avrebbero fatto innalzare la tariffa in maniera considerevole.

Infatti sono aumentate le spese per il carburante con cui sono alimentati i mezzi della raccolta differenziata, si è incrementato anche il costo della manodopera poiché è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro, e ci sono stati ritocchi sia dell’indice Istat sia del Piano economico finanziario, come vedremo più avanti.

I benefici della raccolta differenziata hanno portato ad un introito secco di 1.123.000 euro nel 2022, contro 554.000 del 2021. A questi vanno anche associati gli egregi i risultati della lotta all’evasione, poiché nel 2022 sono stati stanati 441 furbetti, per un accertamento di 533.000 euro, contro i 313.000 del 2021.

La vera novità sta invece nelle date: infatti, grazie al fatto che si approvi prima il bilancio, si può già pianificare al 30 giugno la prima rata e stabilire un lasso di tempo maggiore fra questa e la seconda, nonché fra la seconda e la terza. In questo modo i cittadini potranno meglio programmare le loro uscite e accantonare per tempo la spesa relativa al pagamento della tariffa dei rifiuti.

Il consiglio comunale che si tiene oggi, martedì 18 aprile, a partire dalle 10, con seconda convocazione giovedì prossimo alla stessa ora, dovrà approvare la manovra di bilancio di previsione annuale e pluriennale 2023-2025 e tutti i provvedimenti ad essa propedeutici. Fra questi, appunto, non può mancare la Tari 2023, vale a dire la definizione della tariffa che i tranesi saranno chiamati a versare al Comune di Trani in cambio dei servizi di igiene urbana previsti nel Piano economico finanziario.

Quest’anno l’Autorità del servizio integrato dei rifiuti (Ager Puglia) ha validato il piano economico finanziario 2023-2025 del Comune di Trani, riconoscendo una tariffa di 10.307.385 euro, ripartita in 5.012.632 euro per le entrate tariffarie di parte fissa e 5.294.753 per quelle di parte variabile.

Le entrate di parte fissa attribuite alle utenze domestiche saranno di poco superiori ai 3 milioni e mezzo e rappresenteranno il 71% delle stesse, la parte restante corrisponde a poco meno di 1 milione e mezzo di euro. La parte variabile riferita alle utenze domestiche è di poco meno di 3.800.000 euro, mentre quella riferita alle non domestiche è di poco più di 1 milione e mezzo.

Godono di riduzioni del 30% coloro che praticano il compostaggio negli spazi appositamente adibiti, i singoli occupanti di un immobile e, gli utenti stagionali domestici e non domestici. Le riduzioni per le utenze domestiche diventano poi proporzionali rispetto ai componenti dei nuclei familiari, con una tabella che parte da 1 per finire a 6 ed oltre.

Complessivamente le utenze domestiche pagheranno una Tari compresa fra 95 euro (per una unità abitativa con un solo componente) e 239 euro per nuclei con 6 componenti ed oltre. Fra le utenze non domestiche, quelle destinate a pagare la Tari più alta fanno riferimento ad ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizze al taglio, che dovranno versare 9,5 euro per metro quadrato, per la parte fissa, e quasi 8 euro per metro quadrato per quella variabile. A seguire ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, pub e birrerie, con tariffe rispettivamente di 7,34 e 7,95 per metro quadrato. A brevissima distanza banchi di mercato per generi alimentari con 7,23 e 7,84.

Come detto, complessivamente i dati non si discostano da quelli del 2022 e fanno comprendere che la Tari non è aumentata, ma certamente non è neanche diminuita a dispetto delle speranze riposte da residenti e commercianti in una Trani che, da due anni consecutivi, fa segnare il primato assoluto di raccolta differenziata in Puglia fra i capoluoghi di provincia. Purtroppo quello che ancora manca è la tariffa puntuale, che consenta di pagare una Tari esattamente rapportata alla quantità di rifiuti prodotta da ciascuno, ma questo è un processo sul quale si sta lavorando da tempo con fin troppa fatica, e che pertanto ancora stenta a partire.

Nel frattempo la proposta di delibera sottoposta all’attenzione del consiglio dispone un’anticipazione del pagamento delle rate: la prima entro il 30 giugno 2023; la seconda entro il 31 agosto; la terza entro il 2 ottobre; la quarta entro il 30 novembre. Sarà possibile effettuare anche un versamento, in un’unica soluzione, entro i 30 giugno 2023.

Per la prima volta, dunque, il Comune di Trani ha pianificato rate bimestrali e non ha previsto il pagamento dell’ultima in corrispondenza con il capodanno. Gli avvisi di pagamento giungeranno agli utenti subito dopo l’aggiudicazione della gara per la postalizzazione delle corrispondenze comunali.

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