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Barletta, relitto lungo la litoranea di Ponente: rilievi per stabilirne il valore

Barletta, relitto lungo la litoranea di Ponente: rilievi per stabilirne il valore

 
Maria Pia Garrinella

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Maria Pia Garrinella

Barletta, relitto lungo la litoranea di Ponente: rilievi per stabilirne il valore

intanto tornano i riflettori sulla fragilità del sistema costiero e sul fenomeno dell’erosione

Giovedì 01 Settembre 2022, 12:37

BARLETTA - Con il mare calmo e la bassa marea del mattino, quella che emerge poco distante dalla riva, sulla spiaggia di Ponente, in fondo alla strada delle Salinelle, sembra la prua di una imbarcazione. Se e quanto antica sia e di quale valore, lo stabiliranno i risultati dei rilievi degli esperti della Soprintendenza Archeologia per le Belle Arti e il Paesaggio per le province di Barletta - Andria - Trani e Foggia. Fino a prima di allora, in quello specchio d’acqua, per un raggio di 50 metri intorno al relitto, non ci si potrà avvicinare né fare il bagno.

IL PROVVEDIMENTO - A disporlo è una ordinanza del comandante della Guardia costiera di Barletta, Daniele Governale, dopo che alcuni bagnanti, sabato scorso, si sono accorti della sagoma emersa dalla sabbia e lo avevano segnalato alla sala operativa della Capitaneria di Porto. Dallo specchio d’acqua, infatti, affiorano parti di legno e ferro arrugginito e quello è un tratto di litorale, spiaggia libera, frequentato da famiglie e bambini. La zona in questione è quella antistante il tratto di costa in cui, alcuni anni fa, furono posti in mare dei frangiflutti, di cui oggi restano massi sparsi in acqua che rendono quel tratto di mare non balneabile con il risultato, evidente, di non avere risolto il problema dell’erosione della costa. Tanto che, le correnti e il moto perpetuo del mare, hanno fatto emergere parte dei resti di quella che sembra una imbarcazione e la segnalazione ha fatto scattare le misure necessarie a tutela della sicurezza dei bagnanti. La Capitaneria di Porto ha immediatamente interessato la Soprintendenza per la bonifica del relitto e l’eventuale apposizione di vincoli. Sul posto è intervenuto un funzionario della stessa che ha fotografato lo stato dei luoghi. Ora sarà l’esito di quel rilievo a determinare il da farsi, se la semplice bonifica o l’approfondimento e la tutela.
Tornando allo stato della costa, quello che questa vicenda, dunque, ha fatto emergere, oltre ai resti di una imbarcazione fino ad ora sepolta, è la fragilità del sistema costiero e, dunque, della strada in quel tratto di litorale, sul quale, soprattutto nel fine settimana, grava anche il peso di centinaia di auto.

IL PIANO FANTASMA - Non va meglio dall’altra parte della litoranea, a Levante, in una città di mare che non ha ancora un piano comunale delle coste, ragione per cui, dal 2019, Barletta è commissariata non avendo ottemperato nei termini previsti dalla legge. Ma a nulla è servito lo stesso commissariamento. Fra gli interventi più prossimi, si attende quello sul Canale H, le cui criticità, almeno per questa estate che volge al termine, sono state contenute grazie ad alcune operazioni effettuate alla fine di maggio scorso. Allora, infatti, una sorta di task force, composta da uomini della capitaneria di porto, tecnici di Arpa Puglia e di Acquedotto pugliese e del Comune di Barletta, ha controllato le condutture che dalla foce del Canale H risalgono alla zona artigianale di via Foggia. In via dei Falegnami fu scoperta una condotta di acque nere piena di crepe dalle quali fuoriuscivano copiose perdite che confluivano nella condotta di acque bianche ad essa sottostante che conduceva direttamente al Canale H. Il tutto fu riparato e la funzionalità ripristinata. Ma nelle scorse serate, è tornato a farsi sentire nauseabondo l’olezzo all’altezza di quel canale che dovrebbe raccogliere acqua piovana.

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