TRANI - Da ieri una parte dell’ex sciala De Simone non esiste più, ma per vederla riconvertita in un centro turistico bisognerà ancora attendere. Infatti, i lavori realizzati nel corso della mattinata, che hanno riguardato soprattutto la demolizione della copertura delle vasche per la stabulazione dei mitili e di altri piccoli manufatti dell’ex stabilimento, sono stati finalizzati ad una immediata messa in sicurezza per favorire l’accesso dei diversamente abili attraverso quell’area.
La domanda sorge spontanea: perché fare accedere le carrozzine in un sito dismesso? La risposta è nel proponente ed esecutore dei lavori. Infatti, a realizzare l’intervento è stata un’impresa esecutrice per conto dell’Associazione azionale marinai d’Italia, concessionario demaniale del lido posto in adiacenza proprio all’ex sciala De Simone. Allo stabilimento balneare si accede solo attraverso scale, fino ad oggi non è stato possibile realizzare un ascensore per l’accesso ed il deflusso di persone con disagio ed allora proprio l’ex sciala è venuta in soccorso. Infatti, previa messa in sicurezza del cancello d’ingresso ed eliminazione degli elementi di rischio più consistenti (il primo dei quali era proprio la copertura, che la pala meccanica ha realmente tagliato come un grissino), le carrozzine degli utenti del lido Anmi potranno entrare dall’ex sciala e ricongiungersi da questa con il lido Anmi attraverso una porta di collegamento fra le due aree demaniali.
Animi aveva proposto un progetto al Comune di Trani, chiedendo ed ottenendo l’accesso disabili attraverso l’ex stabilimento di stabulazione mitili almeno fino a quando non ci sarà un nuovo concessionario che lo prenda in carico per trasformarlo in area per nuovi servizi turistici, di balneazione e ricreativi. Come è noto, la società è fallita nel 2013 ma la concessione demaniale era decaduta già nel 2010. Dopo la chiusura della curatela fallimentare l’intero bene, dell’estensione di 2.800 metri quadrati, è passato nella disponibilità del Comune. Sarà proprio Palazzo di città a metterlo a gara, dopo che la giunta comunale ha approvato un atto di indirizzo che l’esecutivo ritiene «di fondamentale importanza per la riqualificazione del lungomare di Trani al centro, già da anni, di un importante processo di rigenerazione frutto di un’azione sinergica di pubblico e privato».
L’affidamento della nuova concessione avverrà con una procedura ad evidenza pubblica che dovrà prevedere attrezzature e servizi balneari, turistici, ricreativi, sportivi e culturali, così da rendere quel sito, oggi in abbandono, «uno spazio urbano costiero multifunzionale e polivalente, accessibile all’intera comunità».
L’area è stata individuata come “di interesse turistico e ricreativo” ed è stato dato indirizzo al dirigente di avviare le procedure necessarie per la pubblicazione della procedura ad evidenza pubblica, «premiando progetti volti a favorire il libero accesso al mare e più in generale volti a garantire l’interesse collettivo».