Giovedì 23 Ottobre 2025 | 18:25

Barletta, molo di Levante off limits: «Serve chiarezza su lavori e durata»

Barletta, molo di Levante off limits: «Serve chiarezza su lavori e durata»

 
Adriano Antonucci

Reporter:

Adriano Antonucci

Barletta, molo di Levante off limits: «Serve chiarezza su lavori e durata»

Innalzati i cancelli sul «braccio», ma la messa in sicurezza è quasi ultimata. Il progetto da 1,7 mln prevede il rifacimento di pavimentazione illuminazione e servizi

Giovedì 23 Ottobre 2025, 14:34

Lo sguardo attonito dei passanti o di chi è a caccia di un tiepido raggio di sole, la consuetudine che sta per venir meno e il dispiacere di una comunità che sta per perdere uno dei suoi luoghi del cuore: gli operai sono al lavoro, si alzano i cancelli, ed il braccio di Levante ora è davvero chiuso. Mancano solo le ultime rifiniture, ma la messa in sicurezza dei luoghi, disposta dalla Capitaneria di concerto con Prefettura e Questura sta per terminare.

L’area è ora delimitata da un primo cancello installato all’ingresso principale e poi da un secondo cancello, in via di installazione, all’altezza del trabucco: diventa quindi impossibile proseguire la strada fino alla lanterna, ritrovo di bagnanti e luogo simbolo per intere generazioni di barlettani. La decisione di chiudere l’accesso al molo di Levante, in applicazione dell’ordinanza della Capitaneria di porto n. 59 del 13 novembre del 2020, è arrivata alla fine dello scorso agosto anche in seguito all’episodio che, il 4 luglio, vide in quei luoghi il ferimento con colpi di pistola di un volto noto alle forze dell’ordine.

La vicenda ha sin da subito provocato la reazione della cittadinanza ed ha visto anche l’intervento del sindaco Cosimo Cannito impegnato nella ricerca di un accordo con l’Autorità Portuale per arrivare a riattivare l’iter che porterà alla riqualificazione dei luoghi (servono lavori per pavimentazione, illuminazione e servizi), propedeutica ad una possibile riapertura del braccio con responsabilità in capo all’amministrazione comunale: ad oggi l’unica certezza è che il milione e 700 mila euro necessario per realizzare gli interventi è stato messo a disposizione dalla stessa Autorità, ma non si conoscono tempi e modalità di attuazione del progetto.

Dopo un primo incontro, piuttosto burrascoso, tra il sindaco e il commissario dell’Autorità, Francesco Mastro, il primo cittadino ha incontrato a Roma il viceministro delle Infrastrutture Edoardo Rixi, ricevendo rassicurazioni sulla possibilità di andare avanti nel dialogo ed arrivare ad una soluzione. In attesa di sviluppi, tra i barlettani prevale l’amarezza. Sui social circolano fotografie del braccio, accompagnate da un testo piuttosto eloquente. «Oggi - si legge nel post - hanno chiuso il braccio di Levante, hanno messo un cancello davanti ad una parte di noi. Un chilometro e duecento metri di ricordi, di tuffi, di tramonti, che sembravano non finire mai. Un luogo che ha visto crescere generazioni - bambini, giovani, anziani - e che ci ha accolti sempre, anche d’inverno, quando il vento soffiava altrove. Chi non lo vive non può capire, ma chi lo ama sente dentro una ferita. Non è solo un cancello, è una barriera sulla nostra storia. Barletta deve farsi sentire, perché oggi sembra un dettaglio d’ottobre, ma arriverà l’estate e ci accorgeremo che ci hanno tolto un pezzo di libertà, un pezzo di casa».

All’appello social hanno risposto anche politici ed associazioni. Il capogruppo della lista Mino Cannito sindaco, Gianluca Gorgoglione, ha chiesto di conoscere «tempi, modalità e obiettivi» dei lavori in corso, e «che la cittadinanza venga coinvolta con comunicazioni chiare e puntuali», evidenziando come non saranno accettate «altre decisioni unilaterali» ed «è ora che qualcuno risponda».

Rammarico è stato espresso anche dall’associazione Barletta Ricettiva che ha sottolineato come «la chiusura del braccio a mare e la conseguente inaccessibilità del Trabucco, elemento storico, simbolico e culturale di Barletta, rappresentano una ferita aperta alla dignità collettiva e un grave arretramento nella tutela e nella valorizzazione del nostro patrimonio». Alla luce di questo, l’associazione ha chiesto «l’avvio immediato di un vero e proprio progetto di recupero e valorizzazione dei luoghi, che vada oltre le parole e le promesse e diventi finalmente realtà».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)