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Canosa, un monumento per Nuvola il cane amato da tutti

 
Paolo Pinnelli

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Paolo Pinnelli

Canosa, un monumento per nuvola il cane amato da tutti

Un cane bianco nel giardino della canonica della Cattedrale di san Sabino

Giovedì 03 Giugno 2021, 13:05

15:19

Canosa - Un cane bianco nel giardino della canonica della Cattedrale di san Sabino. Un cane che fa la guardia ma non abbaia. Bianco, come il marmo.

E’ il monumento che è stato eretto a «Nuvola, il Cane di Canosa», che non abbaiava mai - quasi mai - ma che seguiva, anzi precedeva, imperterrito ogni processione, ogni corteo, e che si faceva avvicinare e accarezzare soprattutto dai bambini, senza mai mostrare un solo dente, né un ghigno di insofferenza.

Il «Cane di Canosa»: un appellativo ridondante non per caso visto che una leggenda vuole che la città si chiami così perché Diomede (il suo fondatore) in questa zona vi faceva scorrazzare i suoi cani (anche se è più probabile che il nome Canosa venga dalle “canne” che si trovavano sulle rive dell’Ofanto).

Ma al di là della leggenda, il “cane canosino” Nuvola, un meticcio di pastore maremmano abruzzese, era stato «adottato dalla città», diventadone la mascotte, da quando, apparso un po’ per caso dopo la morte del suo padrone, ha cominciato a presenziare la piazza centrale e partecipare a tutti i cortei e le processioni. Adottato dai volontari ma poi, a seguire, da tutta la città, seguito soprattutto da Maria Rosa Natilla, Nuvola aveva anche ricevuto un premio nell’estate del 2014. Un premio che portava attaccato al suo collare. Stanco e ormai senza più forze, è morto qualche a luglio dello scorso anno.

Ma la sua presenza, i volontari e gli amanti degli animali (in particolare Rosanna Todisco, Laura Caporale e Marianna Bufo) l’hanno voluta perpetuare con un monumento (realizzazione di Vitrani e Di Nanni) che è stato ospitato nei giardinetti della villa comunale, di proprietà della Cattedrale di San Sabino.

Nuvola è rinato lì, con il biancore e il suo sorriso canino. E ricorda impettito che il cane è il miglior amico dell’uomo e che non va abbandonato mai e in nessun posto. Da domenica, dopo la benedizione del bassorilievo, sono molti ad avvicinarsi incuriositi a quel monumento. Qualcuno addirittura lascia qualche bigliettino.

Come quello di un bambino che ha scritto su un foglietto, bloccato a terra da un sasso: «Ti voglio tanto bene Nuvola, anzi tutta la città ti vuole bene. Non ti scorderemo mai e stai con Harry». Immaginiamo che “Harry” possa essere il nome di un altro cane ma anche se così non fosse, Nuvola, di certo, andrà a cercare Harry per accompagnarlo, ovunque voglia andare.
Perché i sogni dei bambini non vanno mai infranti.

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