TRANI - Dovrà rispondere di resistenza a pubblico ufficiale, violenza, minacce e danneggiamento aggravato un ventenne tranese, incensurato, ristretto ai domiciliari dopo che l'altra sera si è reso protagonista di ripetute intemperanze contro i carabinieri in piazza Longobardi.
L'episodio è accaduto intorno alle 20, dopo che alcuni residenti avevano chiamato le forze dell'ordine a causa di numerosi assembramenti in corso.
Quando sono intervenuti i carabinieri, localizzando un gruppo di giovani quasi tutti brilli nelle vicinanze di un locale, peraltro già chiuso, uno di questi reagiva violentemente all'invito di un militare a distanziarsi dagli altri e indossare la mascherina: per tutta risposta spintonava il carabiniere, gli strappava la mascherina e proferiva minacce a vario titolo nei confronti suoi e dei colleghi. Alcuni suoi amici lo spalleggiavano prima che militari, fra non pochi problemi, lo conducessero in caserma.
E proprio lì si consumava la seconda parte dell'assurda serata perché il ventenne, ormai fuori controllo, inveiva ripetutamente contro i militari, tanto da rendersi necessario per due volte il soccorso del 118 affinché gli operatori sedassero il paziente.
Intanto, all'esterno, gli amici continuavano a rumoreggiare contro i carabinieri e danneggiavano il citofono della stazione colpendolo ripetutamente con pugni.
La tensione si è stemperata solo quando il padre del ragazzo lo raggiungeva in caserma inducendolo, in qualche modo, a più miti consigli. Ciò non gli ha evitato, però, il provvedimento dell'Autorità giudiziaria a suo carico.