Martedì 21 Ottobre 2025 | 12:05

Elly Schlein a Bisceglie per la Festa dell'Unità, l'abbraccio con Decaro poi l'annuncio: «Mi candido a guidare la Regione Puglia» RIVEDI LA DIRETTA

Elly Schlein a Bisceglie per la Festa dell'Unità, l'abbraccio con Decaro poi l'annuncio: «Mi candido a guidare la Regione Puglia» RIVEDI LA DIRETTA

 
Redazione online (Video Fasano)

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Lo ha detto l'europarlamentare confermando la sua intenzione di diventare il nuovo governatore pugliese. In serata Emiliano conferma il passo di lato

Venerdì 05 Settembre 2025, 21:21

06 Settembre 2025, 18:38

Mancano pochi minuti alle 21. La piazza di Bisceglie è gremita. Sta terminando il dibattito tra i leader dei partiti progressisti, con Peppe De Cristoforo, Francesco Boccia, Stefano Patuanelli e Raffaella Paita. La regia dem inquadra nella diretta la discesa di Elly Schlein dall’auto e l’abbraccio con Antonio Decaro: è il segnale che pone fine ad una sceneggiatura da thriller di Donato Carrisi. L’eurodeputato, dopo una serie di indiscrezioni contrastanti del pomeriggio, scioglie la riserva e fa, pochi minuti dopo, l’annuncio atteso dal popolo del centrosinistra dopo settimane di polemiche e veleni. «Io da oggi ho la responsabilità di guidare un nuovo progetto politico per questa regione»: ecco le parole pronunciate dal palco dall’ex sindaco di Bari, che non ha trattenuto le lacrime liberatorie dopo momenti di forte pathos. Il suo pensiero è stato anche per l’amico Donato Metallo, consigliere regionale recentemente scomparso: «Mi avrebbe detto “Antonio mena”, e così inizio la campagna elettorale con questa esortazione: andiamo a vincere».

Solo pochi minuti prima Michele Emiliano aveva fatto sapere che se dovesse correre Nichi Vendola nelle liste di Avs, si candiderà anche lui (in tarda serata la smentita dem del suo ritorno non è stata affatto gradita dal governatore che alla «Gazzetta» ha confermato di essere della partita). Il nodo della presenza dei predecessori è di fatto superato dall’accettazione della candidatura di Decaro. Non a caso, subito dopo l’annuncio del leader dem, anche Nichi Vendola ha confermato di esserci, con l’obiettivo di far partire dalla Puglia la riscossa contro la destra di Giorgia Meloni: «La mia disponibilità a candidarmi nella lista di Avs con spirito di servizio non ha altro obiettivo che questo: sostenere l'alleanza progressista, sostenere Decaro, spingere per il cambiamento che serve alla Puglia e all'Italia e, con la squadra di Avs, lavorare per l'ingresso in consiglio regionale di una nuova generazione di donne e di uomini che rappresentino le migliori risorse della nostra terra».

Con il veto su Nichi caduto, la sensazione è che abbia prevalso per Decaro la responsabilità - evidenziata anche da leader nazionali come Giuseppe Conte, Goffredo Bettini e Stefano Bonaccini, e dal dirigente dem Igor Taruffi - di non perdere l’occasione per consolidare un consenso e una energia politica che ulteriori tentennamenti o veleni avrebbero potuto irrimediabilmente offuscare. Subito Nicola Fratoianni con Angelo Bonelli ringraziano Decaro per aver la scelta che consente di suggellare l'unità della coalizione (con Nichi a tirare le liste Avs).

Fino a pochi minuti prima dell’arrivo della segretaria nella piazza, tra i dirigenti dem permaneva un non mascherato smarrimento per le incertezze legate alle pregiudiziali poste da Decaro. «Potrebbe arrivare un sì con riserva», riferiva un alto dirigente dem, perché «andando avanti così si rovina tutto, e si regalano voti alla destra e anche ai vendoliani». Nel pomeriggio Leonardo Donno, segretario regionale del M5S, aveva spinto per chiudere subito con la nomination di Decaro, e poco dopo da Cosenza anche il leader del Movimento Conte aveva rimarcato la posizione. Dopo l'annuncio l'ex premier ha calcato la mano sulla necessità di «rinnovamento».

Nell’introduzione Domenico De Santis, segretario regionale dem e tra i più determinati mediatori tra Decaro ed Emiliano, però indicava la rotta, «testardamente unitaria», perseguita in queste ore frenetiche: «Siamo uniti, nessuno ha fatto passi indietro, ma abbiamo fatto passi in avanti per consolidare il lavoro di questi vent’anni in Puglia».

L’intervento di Decaro è stato liberatorio, partito con un «mea culpa»: «Scusate. Non vi meritate i pettegolezzi, i tira e molla, e i retroscena di queste settimane, non li merita la Puglia. Vi chiedo scusa». Poi chiarisce il perimetro del «nuovo progetto» per la regione, dove nuovo è la chiave della sua ansia di rinnovamento rispetto ai predecessori, dai quali non può prendere le distanze (potrebbe averli entrambi in lista). «Parlerò solo di questo progetto politico, parlerò della Puglia, dei pugliesi, delle aspirazioni e delle loro ambizioni». Poi un amarcord: «Ho vissuto giorni complicati. Quando ho scritto il libro Vicino, l’ho fatto per gioco. Mai avrei pensato che le pagine del libro mi avrebbero permesso di girare tutte le piazze della Puglia e di incontrare migliaia di persone, di toccare con mano il vostro affetto. Davanti a quell’abbraccio non potevo girare le spalle alla mia terra e alla mia gente». La chiusura: «Da oggi ci sono, “andiamo a vincere” questa campagna elettorale. Grazie per essere stati qui con noi».

«Grazie Antonio di esserti messo a disposizione di questa gente e della coalizione progressista, per proseguire un cammino intrapreso da questa terra. Sarà una bellissima campagna elettorale, parlando dei bisogni concreti che la destra sta dimenticando»: anche la Schlein è sollevata dal lieto fine di una trattativa che aveva ormai i contorni di un giallo. E tributa un riconoscimento a chi ha sbloccato il quadro con il suo passo indietro: «Voglio ringraziare chi ci ha messo in condizione di arrivare qui: ringrazio Michele Emiliano per il lavoro svolto e la capacità di unire innovazione e questioni sociali. Ha fatto un passo di lato per far crescere una classe dirigente che andrà lontano con il suo contributo». Spenti i riflettori del palco, Decaro addenta un panzerotto scaccia-tensioni da candidato: è finalmente iniziata la campagna elettorale. Ora tocca alla destra indicare il capofila della coalizione conservatrice (il forzista Mauro D’Attis è il nome in pole).

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«Grazie Antonio. Uniti e compatti noi vinceremo». La giornata è stata da montagne russe. Nel primo pomeriggio l'accordo fra le forze in campo, specialmente con Avs, era fatto. Ma in serata si è aggiunto un nuovo ostacolo. E’ tornato in gioco Michele Emiliano: il governatore, che nei giorni scorsi aveva accettato di uscire dalla partita, ha fatto di nuovo irruzione nella trattativa. Scompigliando le carte. Le ultime ore si sono dipanate sul filo delle telefonate fra Decaro, Schlein, i leader di Avs, Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, e Emiliano. E vari faccia a faccia con Schlein. La soluzione che si era palesata a metà pomeriggio prevedeva che Decaro accettasse la corsa dell’ex presidente della Puglia, Nichi Vendola, di Avs, per il consiglio regionale. Con l’impego di Vendola, però, a non «ingombrare» troppo lo spazio politico. Come raggiungere questo obiettivo è stato il centro del dibattito dell’ultimo chilometro. Si parla di dimissioni post voto o magari in vista delle politiche del 2027, quando Vendola potrebbe candidarsi al Parlamento.

Ma nulla è certificato. «Collaborerò lealmente e con passione con Antonio Decaro», ha detto Vendola. A quel punto, però, è tornato in campo Emiliano: se Vendola corre - è stato l’avvertimento - allora corro anche io. Perché il presidente della Puglia aveva deciso di sfilarsi per assecondare il diktat di Decaro, che non voleva né lui né Vendola in consiglio regionale.

EMILIANO FA DIETROFRONT: CONFERMO IL PASSO DI LATO

Il governatore della Puglia Michele Emiliano in serata ha confermato il passo di lato - di non correre per il consiglio regionale - sbloccando così la corsa di Antonio Decaro alla guida della regione per il centrosinistra. È quanto confermato fonti Pd che ricordano come anche Schlein lo abbia ringraziato dal palco per l’atteggiamento tenuto nella vicenda.

IL GRAZIE DI SCHELIN A EMILIANO

«Voglio ringraziare chi ha posto le condizioni perché noi potessimo arrivare qui. Sono stati 10 anni di buon governo che hanno prodotto risultati tangibili: voglio ringraziare, ancora una volta Michele Emiliano per il lavoro svolto in questi 10 anni». Lo ha detto la segretaria nazionale del Pd Elly Schlein alla festa dell’Unità a Bisceglie.

Decaro, che è eurodeputato, è arrivato in Puglia da Bruxelles alla vigilia dell’appuntamento di Bisceglie. Complice un ritardo aereo, la segretaria ha raggiunto la località pugliese non troppo prima dell’inizio del dibattito. In questi giorni, sul campo per lei c'è stato il capogruppo al Senato del Pd, Francesco Boccia. In giornata Schlein e Decaro si sono sentiti spesso per telefono. Il pomeriggio è stato un maremoto di notizie di avvicinamento, raffreddamenti, poi di nuovo slanci e frenate. Una scossa l’ha data anche una dichiarazione del deputato M5S e coordinatore regionale Puglia Leonardo Donno, molto vicino a Giuseppe Conte. «Al punto nel quale siamo arrivati - ha detto - è difficile ipotizzare un diverso candidato, per il M5s e per l’insieme della coalizione».

Parole suonate come un avvertimento. Come a dire: il M5s sta nell’alleanza se il candidato è Decaro, sennò bisogna rimettere tutto in discussione. Una sorta di sveglia, che poi è stata ribadita direttamente da Conte: «La nostra comunità è rimasta in silenzio sin qui, si è dichiarata costruttivamente disponibile a una soluzione, ma adesso chiede che ci sia una chiara soluzione». Anche perché, il M5s non ha intenzione di far la statuina, che aspetta le decisioni degli altri. In questi giorni, il pugliese Conte ha sentito più volte sia Decaro sia Nicola Fratoianni, il segretario del partito di Vendola, Sinistra italiana, una delle anime di Avs. Un passo di lato del M5s sarebbe stato una mezza catastrofe per Schlein, che lavora da sempre per portare il campo largo unito in tutte e sette le regioni al voto. Prima che il «caso Emiliano» riportasse l'accordo in alto mare, sul palco di Bisceglie erano saliti i capigruppo in Senato della coalizione: Boccia per il Pd, Peppe De Cristofaro per Avs, Raffella Paita Pr Iv e Stefano Patuanelli per il M5s. «Siamo riusciti a costruire un fronte comune che si presenta davanti agli elettori in sette regioni su sette, con questi partiti uniti», ha detto Boccia.

LE REAZIONI DEI SOSTENITORI DI DECARO

Un lungo applauso dei sostenitori in attesa sotto il palco della festa dell’unità di Bisceglie ha accolto l’annuncio della candidatura Antonio Decaro alla presidenza della Regione Puglia. Dopo il breve intervento dal palco con Elly Shlein, l’europarlamentare è sceso tra il pubblico che lo ha accolto con baci, abbracci e richieste di selfie. Si è anche avvicinato ad uno stand dove ha mangiato un panzerotto. Nessuna dichiarazione alla fine, e sorrisi non proprio distesi dopo la lunga giornata di incontri e trattative.

LE PAROLE DI SCHLEIN

«Con la candidatura di Antonio questa sera possiamo dire di essere in campo in tutte le regioni che vanno al voto. Stiamo ancora aspettando di sapere dalla destra chi saranno gli sfidanti dei nostri candidati alla presidenza». Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein lasciando il palco della festa dell’Unità di Bisceglie.
«L'abbiamo detto tutti e ne siamo convinti, quella di Antonio Decaro è la candidatura più bella, più forte, più radicata , e più competitiva che possiamo mettere in questa sfida. «Lo ringrazio per avere accettato e naturalmente avremo una coalizione progressista unita e compatta e uniti batteremo questa destre». «Voglio ringraziare Antonio Decaro per aver scelto di mettersi a disposizione della sua meravigliosa terra, la Puglia - ha concluso - dobbiamo continuare nel solco del buon governo, sono stati decenni di primavera pugliese».

IL COMMENTO DI CONTE

«Le parole di Antonio Decaro sono una buona notizia per tutti i cittadini pugliesi e rappresentano l'epilogo a cui il M5s ha lavorato con dedizione e rispetto in questi mesi. Ringrazio i nostri coordinatori regionali e tutta la comunità pugliese del M5s per il prezioso contributo. Ora ci aspettano settimane di ascolto e confronto con le forze sociali, culturali, imprenditoriali per definire un progetto di reale ed effettivo rinnovamento che garantisca a tutti i pugliesi un’amministrazione all’altezza delle loro urgenze e aspettative. Antonio, ci vediamo presto nella nostra terra!». Lo dichiara il presidente del M5s Giuseppe Conte in una nota.

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