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Canosa, Xylella scoperta in vivaio: «La magistratura indaghi». L'assessore: «Focolaio isolato»

 
Redazione online

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A chiederlo è il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini che commenta la scoperta nei giorni scorsi di otto piante ornamentali affette dal batterio in un vivaio nella BAT

Lunedì 21 Dicembre 2020, 12:01

14:30

CANOSA - «Il focolaio di xylella in un vivaio di Canosa di Puglia, poco meno di 100 Km a Nord di Bari, è un fatto molto grave, chiediamo alla magistratura di fare luce sulla vicenda e pretendiamo che si intervenga presto, anche con misure molto drastiche, per circoscrivere il contagio». Così il presidente di Italia Olivicola, Fabrizio Pini, commenta la scoperta nei giorni scorsi di otto piante ornamentali affette da xylella in un vivaio a nord di del capoluogo pugliese.

«È necessario che anche la magistratura, con la Procura competente del territorio che è quella di Trani, ci aiuti a fare luce sulla vicenda - spiega Pini -. Occorre dare risposte a interrogativi che ci angosciano in queste ore: da dove vengono queste piante? Da quanto tempo sono lì? Quante piante sono uscite in questo periodo da quel vivaio e dove sono finite?».

«La Regione Puglia immediatamente predisponga la distruzione delle piante e la bonifica totale della struttura e avvii il necessario monitoraggio, non possiamo assolutamente permetterci di rivivere la stessa situazione del Salento, non possiamo permetterci di assistere inermi alla distruzione dell’olivicoltura italiana», conclude Pini. 

PENTASSUGLIA E NARDONE: «FOCOLAIO ISOLATO» - «La comparsa di Xylella in agro di Canosa di Puglia ha preoccupato anche noi ma voglio  rassicurare che si tratta di un focolaio isolato. Ne abbiamo certezza dopo tre settimane di indagini accurate e puntuali analisi». Così  l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia, commentando la notizia del ritrovamento di piante ornamentali infette in un vivaio di Canosa.

«Il lavoro del Servizio fitosanitario regionale - precisa il direttore del Dipartimento regionale  Agricoltura, Gianluca Nardone - è stato accurato e tempestivo. Il sito in cui è stato ritrovato il batterio era già stato monitorato agli inizi di quest’anno nell'ambito del piano di controllo del nostro servizio fitosanitario senza trovare nulla di preoccupante. Le piante infette, invece, sono emerse nel mese di novembre a seguito delle attività di autocontrollo che i nostri vivai regolarmente svolgono. Il rinvenimento del batterio, prontamente comunicato alla Regione Puglia, è stato confermato agli inizi di questo mese di dicembre su alcune piante ornamentali di Dodonea. I nostri Uffici hanno verificato immediatamente la dimensione del problema e sottoposto a controllo oltre 5 mila piante specificate intorno al focolaio. Vorrei sottolineare che in nessun caso è stata individuata la presenza di Xylella. Peraltro il sito è stato ispezionato anche per la presenza di insetti vettori: rari gli adulti catturati, nessuno  positivo al batterio. Sono in corso anche le analisi di tracciabilità con indagini estese, anche al di fuori del territorio regionale, ai fornitori e ai clienti delle piante investigate. E ad oggi non sono state rinvenute ulteriori piante infette».

COLDIRETTI: «PIANTE INFETTE SARANNO ERADICATE» - «Saranno eradicate e distrutte domani 22 dicembre le piante Dodonaea viscosa purpurea risultate infette da Xylella fastidiosa nel centro produttivo di Canosa, nella provincia della BAT, a circa 70 chilometri a Nord di Bari, a completamento dell’azione puntuale e tempestiva di sorveglianza e contenimento dell’Osservatorio Fitosanitario regionale, partita proprio da un sistema di analisi e autocontrollo aziendale». A darne notizie è Coldiretti Puglia che segnala «il via all’eradicazione anche di tutte le piante specificate alla Xylella fastidiosa pauca nel raggio di 50 metri attorno ai lotti di Dodonaea viscosa purpurea».

«Sono state sottoposte a controllo oltre cinquemila piante specificate intorno al focolaio dal Servizio Fitosanitario regionale che non ha riscontrato la presenza di Xylella - sottolinea Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia - siamo fiduciosi che si tratti di un caso isolato che è stato immediatamente circoscritto, con il campionamento e le analisi in tutta l’area buffer e la distruzione delle piante del lotto individuato».
L’infezione sulla Dodonaea viscosa - prosegue l’associazione di agricoltori - è stata immediatamente accertata e circoscritta, con l’attivazione immediata di uno stringente cordone sanitario, grazie al senso di responsabilità del "centro produttivo" che ha un programma di analisi interne a calendario, e il 14 ottobre scorso ha disposto il campionamento e le relative analisi sul lotto delle piante "specie ospite", riuscendo ad intervenire tempestivamente, attivando tutte le misure prescritte dal regolamento comunitario in caso di ritrovamento di fitopatie. 

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