Finalmente. Giovanna, nome di fantasia, a due mesi dalla nascita ha lasciato il reparto di pediatria e neonatologia del «Mons. Raffaele Dimiccoli». Un luogo dove ha ricevuto amore e coccole. Una storia, quella di questa meravigliosa bimba, che la Gazzetta ha raccontato lo scorso 22 agosto, evidenziando come a quella data fosse ancora in ospedale. Vicenda tanto triste quanto complessa: subito dopo il parto, la bimba ha dapprima ricevuto il cognome dalla madre, ma poi è stata lasciata in ospedale, per tante cause legate al precario stato di salute materno.
«Abbiamo collocato la bambina in struttura», ha fatto sapere il dott. Riccardo Greco, presidente del Tribunale per i Minorenni di Bari. E poi: «Attualmente sappiamo che la bimba non è stata dichiarata all’Ufficio di Stato civile di Barletta: siamo in attesa di ricevere risposta se questo sia avvenuto nel comune di residenza della mamma o all’interno dell’ospedale. Attendiamo risposta dal Comune e dalla Asl Bt».
Dopo il nostro racconto, si è scatenata una vera e propria gara di solidarietà per questa bimba.
«Le condizioni della bambina sono molto buone - dice l’avv. Alessandro Delle Donne, direttore generale Asl Bt -. Abbiamo continuato a prenderci cura di lei, evidentemente ben oltre le esigenze più strettamente cliniche, grazie all'amore di tutti gli operatori. Sono intervenuti il Tribunale per i Minorenni e il tutore legale che ringrazio per la collaborazione e il lavoro svolto. Il mio augurio è che il suo futuro, tutto da scrivere, sia segnato dall’amore di cui gli operatori della Asl e non solo l'hanno circondata».
«Sono felice per questo epilogo che ho seguito con attenzione. La collaborazione istituzionale e la sinergia con la stampa ha prodotto i suoi frutti. Ribadisco la necessità di inquadrare queste vicende legate ad affido e adozioni come momenti particolari ma sempre in un perimetro di amore ed umanità», ha fatto sapere sottolinea il Garante regionale dei minori, dott. Ludovico Abbaticchio.