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Mascherina obbligatoria nelle aree più affollate nella Bat

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Mascherina obbligatoria nelle aree più affollate nella Bat

Obbligo di mascherina all’aperto nelle vie della movida a Trani, Barletta e Bisceglie

Giovedì 20 Agosto 2020, 14:45

TRANI - L’architetto Aldo Pinto, con una soluzione a metà fra pragmatismo e ironia, ha diffuso ieri mattina, servendosi anche di una pagina social satirica, la cartina delle cosiddette “vie della covid”, vale a dire le 43, fra strade e piazze, che il sindaco Amedeo Bottaro ha bollato come “eccessivamente affollate” e tali da determinare l’uso obbligatorio della mascherina dalle 18 alle 6. Il primo cittadino, con una disposizione che va oltre quella del ministro della salute, ha sì richiamato l’obbligo dell’utilizzo di dispositivi di protezione individuale nelle dodici ore a partire dalle 18, ma ha anche limitato tale imposizione ad una parte ben circoscritta della città, indicando testualmente i 43 luoghi in cui bisognerà usare la mascherina.

Nella restante parte del territorio comunale (anche a Barletta e a Bisceglie i sindaci Cannito e Angarano hanno adottato analoghi provvedimenti) non ve ne sarà bisogno poiché, sebbene senza una base scientifica, sembra accertato il fatto che non vi sia il rischio di non rispettare il distanziamento interpersonale. Mascherina obbligatoria dalle 18 alle 6, dunque, in piazza Marinai d’Italia, lungomare Mongelli, lungomare Cristoforo Colombo, piazzale Santa Maria di Colonna, lungomare Chiarelli, piazza Natale D’Agostino, piazza Plebiscito, via Tiepolo, piazza Tiepolo, villa comunale, via Statuti Marittimi, molo Sant’Antuono, via Supportico La Conca, via Banchina al Porto, molo Santa Lucia, largo Pastore, piazza Trieste, piazza Sacra Regia Udienza, piazza Duomo, piazza Re Manfredi, via Mario Pagano, piazza Mazzini, piazza Marconi, piazza Libertà, via Lagalante, via San Giorgio, piazza delle Repubblica, via Cavour, via Giovanni Bovio, via Aldo Moro, via Tasselgardo, via Ognissanti, via Santa Maria, piazza Teatro, via Zanardelli, via Fabiano, via Rossini, via Ognissanti, piazza Longobardi, via Prologo, piazza Cesare Battisti, via Beltrani, largo Goldoni, piazzetta Peter Pan.

L’obbligo trova applicazione anche sulle parti di suolo pubblico concesso agli esercenti i pubblici esercizi ed i relativi spazi di pertinenza, ivi comprese le annesse aree demaniali date in concessione ed i relativi spazi di pertinenza, nonché su via Falcone e via Borsellino, tutti i martedì mattina, in capo ai fruitori del mercato settimanale. Resta fermo l’obbligo di indossare le protezioni delle vie respiratorie in tutti i casi in cui, a prescindere dal luogo e dall’orario, non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza.

E ieri mattina Bottaro ha meglio chiarito il senso del provvedimento adottato: “Si tratta di una disposizione e non di un’ordinanza, che non può ovviamente sovrapporsi a quella del ministro. I 43 toponimi servono anche a garantire un controllo dei luoghi ed il sanzionamento di coloro che non dovessero rispettare la disposizione che discende dall’ordinanza. Infatti, se avessimo pedissequamente rispettato il provvedimento del governo, sarebbe stato impossibile controllare l’intero territorio comunale. Sabato e domenica scorsi – aggiunge il sindaco - ho personalmente constatato che nella zona del porto quasi nessuno portava le mascherine e questo non va bene. I contagi stanno risalendo, Trani è una città meta di visitatori e turisti da ogni provenienza e non possiamo permetterci di calare l’attenzione. Indossare una mascherina è ormai il minimo sindacale che si chiede a tutti dal punto di vista dei sacrifici: faremo tanta prevenzione e, se servirà, anche repressione”.

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