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Trani, incendio in via Verdi vicino al dormitorio abbandonato

 
Nico Aurora

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Nico Aurora

Trani, incendio in via Verdi vicino a dormitorio abbandonato

Tanto fumo nero per i rifiuti accumulati e andati a fuoco

Venerdì 14 Agosto 2020, 11:48

TRANI Un incendio è divampato in via Verdi, poco dopo le 12 di ieri, 13 agosto, nell’area intorno al rudere da tempo abbandonato e spesso usato come dormitorio da soggetti senza fissa dimora. Da lì è sollevato del fumo alto e denso, almeno fino all’arrivo dei vigili del fuoco, che hanno presto domato il rogo. Sul posto anche la Polizia locale.

A quanto si è appreso il rogo Ha riguardato il terreno intorno alla villa e la colorazione nera del fumo è stata dovuta alla combustione di rifiuti soprattutto in plastica, in particolare buste di immondizia, ammassati nel luogo andato in fiamme.

L’incendio si sarebbe potuto spegnere anche prima se i vigili del fuoco non avessero trovato il cancello chiuso con catene, circostanza che fa ritenere che il fuoco sia stato appiccato lanciando una sigaretta dall’esterno, oppure penetrando da un accesso laterale esistente lungo la scarpata del cavalcaferrovia di via delle Forze armate, facilmente accessibile per chiunque.
Il precedente incendio si era verificato il 26 settembre 2017, ma prima di quello molti altri e ben più ravvicinati fra loro.

Ormai nota la procedura che ne seguirà: l’area sarà messa nuovamente in sicurezza, il cancello chiuso con l’ennesima catena serrata da un nuovo lucchetto, ma non mancheranno tutto intorno varchi per l’introduzione di nuovi soggetti che torneranno ad occupare l’immobile e potrebbero, da lì a poco, determinare altri incendi.

Quasi inevitabile per un immobile per il quale la proprietà, da tempo, ha proposto un progetto di recupero all’Ufficio tecnico, senza avere in cambio alcun riscontro.
La proprietà aveva chiesto sin da quei tempi di demolire e ricostruire l’immobile, per realizzarne uno di pregio che divenisse appetibile sul mercato e dissuadesse qualunque proposito di intrusione. Il Comune, però, porta avanti la tesi secondo cui quest’operazione non sarebbe possibile perché la villa si trova all’interno di un comparto e, dunque, non potrebbe in alcun modo essere oggetto di modifiche strutturali.

La società a sua volta fa presente che la stessa situazione s’era determinata per un altro immobile, posto di fronte al Commissariato di pubblica sicurezza, in via Sant’Annibale Maria di Francia, ma in quella situazione s’era risolta proprio secondo le aspettative dei proponenti, in quanto in quella vicenda era intervenuta la figura di un commissario ad acta.
E così, nell’attesa che la burocrazia faccia il suo corso, le fiamme continuano a fare il loro.

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