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Strage bici elettrica a Barletta, effettuate le autopsie

 
giuseppe dimiccoli

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giuseppe dimiccoli

Strage bici elettrica a Barletta, effettuate le autopsie

È stato proclamato per il giorno delle esequie il lutto cittadino da parte del sindaco Cosimo Cannito «in segno di profondo cordoglio»

Sabato 18 Luglio 2020, 10:11

BARLETTA - Si sono tenute ieri mattina le autopsie sui corpi dei tre ragazzi barlettani morti nel terribile incidente di mercoledì scorso.

A perdere la vita il 17enne Giovanni Pinto, il 19enne Michele Chiarulli e il 17enne Pasquale Simone che andavano in tre su una bicicletta elettrica travolti da un furgone sulla Strada statale 170 che collega Barletta ad Andria alla altezza del distributore dell’Agip.

L’esame autoptico è stato effettuato dal medico legale Francesco Vinci e dal tossicologo Roberto Gagliano Candela su incarico del pubblico ministero di Trani Francesco Aiello, titolare dell’inchiesta.

Al momento non è noto se i ragazzi avessero assunto alcool o sostanze stupefacenti, e dunque se abbiano compromesso ulteriormente l’andatura, già di per sé assolutamente precaria, della bici travolta dal furgone che la seguiva nella stessa direzione di marcia.

Confermato il risultato negativo il test tossicologico eseguito sul conducente del veicolo. L’uomo, un fioraio 59enne di Trinitapoli, indagato per omicidio stradale, si è sottoposto volontariamente all’esame.

Non si conosce ancora la data dei funerali dei tre ragazzi. Forse, ma non è certo, si potrebbero tenere lunedì. In ogni caso quel giorno sarà proclamato il lutto cittadino così come annunciato dal sindaco Cosimo Cannito «in segno di profondo cordoglio per la morte dei ragazzi».

Intanto, l’altro giorno, sono scattati i controlli da parte della Polizia locale alle bici e ai conducenti delle bici elettriche e con pedalata assistita spesso protagonisti di condotte contrarie al codice della strada. Tante sono state le sanzioni elevate e diversi i mezzi sequestrati.

«La mobilità sostenibile e, dunque, l’uso delle biciclette elettriche, è un valore in una società che tende ad essere sempre più smart e sostenibile – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – ma tutto sta, come sempre, all’uso che si fa delle cose, tanto da trasformare in pericolo, per se stessi e per gli altri, anche un mezzo di trasporto che per le sue caratteristiche viene addirittura incentivato dallo Stato».

«Per questo chiedo a tutti di essere prudenti perché il pericolo è sempre dietro l’angolo e quanto purtroppo accaduto ai nostri tre giovanissimi concittadini scomparsi ieri – ha concluso Cannito - deve farci riflettere».
Appello, quello del primo cittadino, che purtroppo sembra proprio essere caduto nel vuoto alla luce di quello che si continua a vedere sfrecciare sulle strade di Barletta.


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