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Trani, «Il sindaco verifichi la copertura in eternit»

 
ANTONELLO NORSCIA

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Trani, «Il sindaco  verifichi la copertura in eternit»

L’iniziativa è stata promossa dal «Codacons», dalla «Associazione Esposti Amianto» e dal «Comitato Bene Comune»

Martedì 30 Giugno 2020, 11:53

TRANI - Un invito ed al contempo una diffida al sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, per verificare le coperture in eternit-amianto in via dei Finanzieri e nelle zone limitrofe. E’ quanto promosso dalla sezione tranese del “Codacons”, dalla “Associazione Esposti Amianto e Rischi per la Salute” e dal “Comitato Bene Comune” con un documento sottoscritto da 73 residenti il 21 febbraio ma ad oggi evidentemente inevaso, considerato che gli istanti non hanno avuto alcun riscontro da Palazzo di Città.

I residenti della zona hanno chiesto al primo cittadino di «evitare qualsiasi rischio di compromissione della propria salute e di quella pubblica, vista la presenza di una vasta superficie di lastre in eternit, in cattivo stato di conservazione, poste a copertura di alcuni capannoni». Gli abitanti, scrivono i rappresentanti dei tre enti, rispettivamente avvocato Nicola Ulisse, dr.ssa Maria Teresa De Vito, ed Antonio Carrabba, «lamentano il fatto che, nonostante la problematica sia nota agli uffici comunali, non appare esser stato effettuato alcun intervento di bonifica o di messa in sicurezza. Questa situazione è inaccettabile e rischiosa per l’igiene e la salute pubblica, tanto più qualora emergesse l’esistenza di pannelli rotti o sfaldati. È noto – prosegue il documento - che la liberazione di fibre dalle coperture in eternit avviene proprio in corrispondenza di rotture delle lastre e di aree dove la matrice cementizia è corrosa, degradata o per qualunque causa alterata o danneggiata».

Perciò i residenti hanno chiesto a Bottaro «di attivarsi senza ulteriore ritardo, assumendo i necessari provvedimenti e svolgendo tutte le attività consentite dalla legge, allo scopo di evitare qualsivoglia pericolo o effetto pregiudizievole per la salute pubblica dei residenti e dei lavoratori presenti in zona, nonché di tutti i cittadini». I quali ricordano al primo cittadino «le responsabilità in cui potrebbe incorrere per le conseguenze di carattere di ordine sanitario che dovessero manifestarsi nella popolazione residente in via dei Finanzieri e nel territorio comunale».

Al contempo, considerato che il sindaco, quale ufficiale del Governo, è investito del potere di adottare provvedimenti urgenti per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minaccino I’incolumità pubblica e la sicurezza urbana, con la stessa istanza l’hanno formalmente «diffidato, nella sua veste di autorità sanitaria locale, a porvi rimedio con interventi di carattere immediato e concreto, disponendo ogni adeguato ed opportuno accertamento/provvedimento per la salute pubblica, atteso che il pericolo di dispersione di fibre di amianto può verificarsi in maniera progressiva e seriale mediante plurimi, ripetuti e incontrollabili micro rilasci di fibre, che, disperse dal vento o trascinate dalle acque piovane, potrebbe provocare rischi incalcolabili per l’igiene e la salute pubblica». Sinora, però, dal Comune gli enti non hanno ricevuto alcuna risposta e lamentano, dunque, una situazione di stallo.

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