Droga, condanne definitive per sette trafficanti di Andria
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Nico Aurora
10 Giugno 2020
Trani - Bagni chimici da una parte, morosi dall’altra. Questi problemi per cui, anche ieri, Trani è restata senza mercato. Il trasferimento in via Falcone è ufficiale da due settimane, ma l’attivazione dell’attività ambulante nella nuova aria ancora da stabilirsi.
Nei prossimi giorni potrebbe ripartire il mercato alimentare, che non si sposterà da piazza Madre Teresa di Calcutta, situata nella periferia nord della città, in continuità. Quanto a quello settimanale vero e proprio, previsto invece nella periferia sud, i tempi restano ancora indefiniti perché tutt’altro che chiusa è la parte burocratica propedeutica al trasferimento.
«Per piazza Madre Teresa partiremo questa settimana - fa sapere il sindaco, Amedeo Bottaro -, poiché manca solo l’arrivo dei bagni chimici. Appena saranno disponibili il mercato lì ripartirà al primo giorno utile, giacché in quella piazza sarà anche giornaliero».
Per quello che concerne via Falcone, la situazione è più complessa. Il Comune ha già predisposto il nuovo layout del mercato, ma a questo punto deve definire con chiarezza tutti gli aventi diritto e qui nascono i problemi: «Vi è una parte di commercianti, assolutamente non residuale - fa sapere Bottaro -, non in regola con i pagamenti, e l’avvio del nuovo mercato non potrà prescindere da una puntuale rivisitazione dei posteggi. Per fare ciò serve più tempo e ci tengo a chiarirlo, così che si sappia che il ritardo non è certamente addebitabile alla pubblica amministrazione».
Sul piano logistico, rispetto a via Superga, il mercato in via Falcone ha il vantaggio di un lato totalmente cieco rappresentato dal muro di cinta della sede ferroviaria. Tale circostanza, quindi, evita gli incroci stradali ed il conseguente, possibile transito di vetture.
Per lo stesso motivo, dunque, l’obiettivo è fare terminare il mercato nella stessa via Falcone, evitandone il prolungamento in via Borsellino proprio per evitare l’attraversamento di via Pozzo piano: «Sicuramente il mercato non andrà oltre via Falcone - conferma Bottaro -, perché uno dei grossi difetti di via Superga era proprio l’eccessiva lunghezza. Un mercato andrebbe svolto in un’area circoscritta, è vero, ma poiché per il momento lo faremo ancora lungo una strada, non dovrà essere troppo lungo, altrimenti diventa un disagio anche per chi lo frequenta, anziché un momento di svago».
Come è noto, dunque, dopo 15 anni le bancarelle lasceranno via Superga sia per le misure anti covid, sia in attuazione del Documento strategico del commercio, approvato dal consiglio comunale il 17 gennaio 2018.
Via Falcone viene ritenuta «l’area che meglio può consentire, temporaneamente e straordinariamente, il rispetto delle prescrizioni nazionali e regionali per prevenire e contenere il contagio da covid-19».
L’amministrazione comunale si è impegnata a disporre tutti i posteggi, garantendo comunque una corsia di emergenza di 2,75 metri. La nuova area mercatale sarà opportunamente delimitata da recinzioni fisse e transenne mobili presidiate.
Garantita la vigilanza per verificare l’afflusso di persone ed evitare assembramenti a cura di personale che sarà incaricato dagli operatori economici interessati. Sono già in corso i rilievi sul posto propedeutici alla tracciatura degli stalli.
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